Non è semplice ridurre a poche righe quello che un evento come il FRU può trasmettere.
Che tu sia alla prima o alla quinta esperienza in questo festival non importa, ti farai sempre la stessa domanda: merito di stare qui? Perché ti ritrovi con decine di ragazzi provenienti da altre radio universitarie e magari pensi di non essere bravo come loro o dotato come alcuni, e invece RadUni ti insegna che se stai lì un motivo c’è e non è l’accreditato ad averti fatto entrare.
Se sei al FRU, sotto il sole di giugno, con 12 ore di attività e solo qualche stop e qualche ora di sonno racimolata a stento, sei esattamente dove il tuo cuore ti vuole far essere. Perché solo la passione per un aspetto della comunicazione così empatica, come è la radio, può spingerti ad ascoltare, appunto, la voce di chi hai vicino, i consigli dei relatori e dei tuoi colleghi e a fare delle critiche tesoro e trampolino di lancio per nuove idee.
Il FRU è sicuramente la miglior palestra dove allenare il te stesso che, quando magari (si spera) ce l’avrà fatta ad accendere davanti alla sua bocca un microfono per lavoro, avrà in testa una sola frase:
“ero lì perché era destino dovessi arrivare qui”.
Perché chiunque voglia fare lo speaker o il regista lo sa, non è un mestiere semplice e non ci sono chissà quali posti disponibili ma il FRU ti fa rallentare, nonostante tu in quei 3 giorni stia al massimo tutto il tempo, e ti fa pensare che non sai come andrà a finire, che non sai se ce la farai davvero ma che sicuramente hai tutte le carte in regola per provarci.
Il FRU è il miglior regalo che auguro ad un gruppo radio insicuro, ad un team di voci ancora non troppo affiatato e a dei registi che credono di essere eccessivamente fuori tempo. Quindi se quest’anno ci avete pensato e se per le edizioni precedenti avete esitato, per il FRU 2020 non abbiate paura: scaldate la voce e siateci.
Siate lì, dove è giusto che voi siate se amate la radio.
Claudio Panebianco
da RadioSapienza. Classe 1996, nato a Messina e ormai adottato da Roma. Faccio radio fin da quando frequentavo il liceo (dove ho fondato la prima web radio del mio istituto) e sono stato poi referente, per quasi tre anni, di Radio UniVersoMe, radio ufficiale dell’Università di Messina. Studio scienze politiche all’università La Sapienza e da due anni sono speaker di RadioSapienza per il programma “Melting Spot”.