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Effetto #FRU19. Day 5

«Al mondo,
A chi viaggia per mare e a chi viaggia per terra,
A chi viaggia per cielo e a tutti coloro che viaggiano in cielo.
A chi viaggia per piacere e a chi viaggia per dovere,
A chi viaggia per vivere e a chi viaggia per sopravvivere.
A chi racconta il viaggio con la scrittura e a quelli che usano la fotografia.
A chi lo parla, a chi lo canta e a chi lo racconta in radio.
A chi racconta in un libro e a chi racconta in internet,
A chi racconta sulla carta e a chi racconta in digitale.
A te che leggi e viaggi.
A chi viaggia con la mente e a tutti coloro che viaggiano con il cuore.
A chi ha viaggiato, viaggia e viaggerà.
Con i piedi, il corpo, la testa, il pensiero, il sogno,
ciò che conta è viaggiare».

Questa è la dedica che ho scritto, pochi anni fa, per aprire la mia tesi di Laurea dedicata a “La Cronaca del Viaggio”.

Quando mi è stato chiesto di scrivere un articolo che raccontasse le emozioni del Festival delle Radio Universitarie e un suo significato, il mio pensiero è andato subito a quelle parole.

Le radio universitarie sono un Viaggio. Nel concreto, l’esempio principale è dato dal FRU, ogni anno organizzato da un’università, in una città diversa. In tutti questi anni è stata girata l’Italia: Padova, Catania, Salerno, Perugia, Cosenza, Pisa, Prato, Novara, Milano, Napoli, Verona, Cagliari e adesso Roma.

Ma questo Viaggio non significa solo prendere di anno in anno un treno, un aereo, la macchina, la bicicletta per raggiungere il luogo di ritrovo. È un Viaggio totale. È un cammino.

Camminiamo al FRU (anche in senso fisico! Maciniamo chilometri) e poi nelle nostre regie per un bene comune, per diffondere un messaggio che ci unisce, per fare informazione, per far comprendere al mondo che i giovani ci sono e sono ricchi di idee.

È un Viaggio fisico e mentale che vogliamo fare insieme: 30 emittenti del Paese che per tre giorni all’anno si ritrovano, ma per tutti gli altri giorni restano in contatto legati da un filo magico chiamato Amicizia.

Al FRU si ride, si impara, ci si confronta, si studia, ci si mette in gioco, si progettano nuove avventure, ci si emoziona. Quest’anno purtroppo abbiamo anche pianto, unendoci in un abbraccio che non finirà mai.

È un Viaggio, questo, che non potrà concludersi perché noi «non fermiamo questa voce».

«Chi siamo? Mi guardo in giro mentre viaggio il mondo e vedo una tribù di uomini e donne provenienti da ogni parte del globo, dispersi a ricercare, sperimentare, fotografare, raccontare. Siamo persone che non riescono a stare ferme […] che non riescono ad essere sedentarie, con il corpo e la mente. […] Il viaggiatore vive l’emozione di un momento conscio che un giorno finirà. Proprio questa consapevolezza lo fa assaporare e gustare pienamente. E, alla fine, tutto ciò che importa sono le esperienze. Ogni percorso, ogni strada che ha intrapreso, ogni persona incontrata, ed ogni esperienza vissuta diventa parte di sé. La verità è che ci siamo aperti al mondo […] Il viaggio è metafora della vita […] I viaggiatori hanno vecchi amici in ogni angolo del mondo».
 (Claudio Pelizzeni, Trip Therapy).

Noi siamo radiofonici universitari, noi siamo Viaggiatori!

Chiara Ferrante
Laureata in Editoria e Giornalismo all’Università di Verona, faccio parte di FuoriAulaNetwork dal 2014. Grazie a FAN e RadUni ho potuto mettere in pratica la passione per il giornalismo toccando con mano tutti i suoi aspetti: le rassegne stampa, la cultura, la musica, lo sport, gli eventi. A livello personale, sono cresciuta con tutti Voi. In una sola parola: FANtasmagorico! Come il programma che mi ha fatto vedere la musica e sentire i colori!