Aggiungere nel dizionario Treccani una voce dedicata interamente all’Effetto FRU, sarebbe la cosa più consona da fare per lasciare a uno sconosciuto l’idea dello stato psicologico ed emotivo di avvilimento e tristezza che segue ogni anno la fine di questo festival.
Stanchezza, pressione alta, perdita temporanea della voce, in caso di qualche drink di troppo anche acidità di stomaco e mal di testa. I sintomi sono più o meno uguali per tutti, la diagnosi cambia a seconda della persona e della radio universitaria di appartenenza.
Occhiaie profonde e cuori felici, accomunano un po’ tutte le 315 persone che quest’anno hanno dato vita e voce alla tredicesima edizione del Festival delle Radio Universitarie.
E poi, se tutte le strade portano a Roma, quale cornice migliore della Capitale per un dibattito aperto sull’Italia, sull’Europa, su ciò che è stato e che sarà. Come ci ricorda un vecchio saggio, libertà è partecipazione e partecipazione in un contesto di questa portata, vuol dire mettersi in gioco, creare e riflettere insieme.
Ma ahimè, c’è da ricordare che la Città Eterna a volte divide e stanca perché troppo grande; ma laddove ci sono mancanze, riempie lo stomaco di carbonara (o solo di carboidrati nel nostro caso).
Il tempo in questo modo passa veloce, velocissimo. Ma RadUni ha il grande potere di scatenare una reazione a catena che sembra infinita: il FRU finisce ma cominciano gli abbracci, si stringono promesse, si organizzano rimpatriate in giro per il mondo, nascono amori invisibili al gossip comune, si stilano classifiche generali piuttosto segrete e parte il countdown per il FRU successivo.
Ogni anno, salutiamo il Festival delle Radio Universitarie come un vecchio amico che parte lontano, ma che sappiamo ritornerà molto presto.
Nel mentre cerchiamo di farci passare l’effetto FRU, che si protrarrà per un tempo indeterminato, ma che sarà contraddistinto sicuramente da tre virtù: classe, brio ed eleganza.
Miriam Russo
Speaker e regista di RadiorEvolution Parma, da due anni la mia famiglia e la mia carica giornaliera di rock and roll. Questo di Roma è stato il mio secondo FRU come semplice fruista curiosa e il mio primo nelle vesti di speaker e cinewriter di CineUni, la redazione cinema di RadUni. Se c’è una cosa che ho imparato in questi ultimi anni, è che sono una parte di tutte le persone che ho incontrato, e ne vado fiera.