I Poison si formano nel 1984 in una località della Pennsylvania. Il gruppo, composto da Bret Michaels (voce), Bobby Dall (basso) Rikki Rockett (batteria) e C.C. Deville (chitarra), nel 1986 ottiene un contratto con l’etichetta indipendente Enigma Records e lancia il suo primo album “Look What The Cat Draggen In”. È l’inizio il successo. Tra un tour e l’altro, la band dà vita ad altri due dischi “Open up and Say…Ahh!” (1988)e “Flesh & Blood” (1990) che, insieme al primo album, sono diventati multi-platino. Parlando di numeri, tra la metà degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, i Poison hanno venduto oltre 45 milioni di dischi nel mondo, piazzato 10 singoli nella top 40 della Billboard Hot 100 (di cui sei nella top 10 e uno al primo posto – “Every Rose Has Its Thorn”) e nel 2012 sono stati premiati da VH1 la più grande hair metal band degli anni ’80.
La loro carriera inizia a vacillare nella seconda metà degli anni ’90 a causa dell’affermarsi di un nuovo genere musicale (il grunge) e di contrasti interni alla band. Agli inizi del secondo millennio, con la pubblicazione di “Hollyweird” (2002) sembrano tornati i tempi d’oro. Anche se Bret Michaels preferisce dedicarsi alla sua carriera da solita, è nel 2006 che riaffiora il suo interesse per i Poison e per l’occasione viene pubblicato “Poison’!” (2007). L’ultimo lavoro accertato è una raccolta di brani (la quarta) datata 2011.
Che fine hanno fatto oggi? Si sa che dietro i riflettori le rockstar non hanno vita facile. C.C. Deville è stato condannato a 80 giorni di prigione per guida in stato di ebrezza nel 2005, uno sconosciuto ha sparato e ferito Bret Michaels nel 2006 e Rikki Rockett è stato arrestato per stupro nel 2008. Che si siano cacciati ancora nei guai? Fortunatamente no, anzi! Insieme a Motley Crue, Def leppard e Joan Jett and The Blackhearts a partire del 21 giugno 2020 saranno in tour per gli Stati Uniti con alle spalle già un milione di biglietti venduti.