Cry Macho e In arte Nino: due film che non potete assolutamente perdere nel 2021

Con le date di molti grandi titoli che slittano, tra cui l’uscita di Black Widow che viene posticipata al 9 luglio, ci sono per voi delle buone notizie. 

Clint Eastwood torna all’attacco con Cry Macho: ecco la nuova data di uscita 

Cry Macho, il nuovo lungometraggio sarà distribuito dalla Warner Bros nelle sale cinematografiche americane il 22 ottobre. Il regista statunitense, che è anche attore, produttore, compositore e politico, nella sua lunga carriera si è aggiudicato ben cinque Oscar, di cui due come miglior regista nel 1993 per Unforgiven e nel 2005 per Millior Dollar Baby. Il progetto è tratto dall’omonimo romanzo del 1975 di N. Richard Nash, il quale, prima di morire, ne ha ricavato una sceneggiatura insieme a Nick Schenk, vincitore di un Oscar grazie al copione di Gran Torino.

Ambientato nel 1978, Cry Macho vede Clint Eastwood nel ruolo principale di una ex star di rodeo, ora allevatore di cavalli, che si ritrova ad affrontare un viaggio lungo gli States per riportare un ragazzo a casa dal padre, allontanandolo così dalla madre alcolizzata. Il set ha delle atmosfere tipiche di un western: un luogo molto familiare per Clint, che sembra non fermarsi di fronte a niente, nemmeno all’avanzare degli anni (novantuno a maggio). Non ci resta che attendere l’uscita di Cry Macho nelle sale italiane, per goderci ancora una volta l’inconfondibile Clint su schermo.  

In arte Nino: disponibile il nuovo film che omaggia l’attore italiano

Il 22 marzo 1921 nasceva Nino Manfredi, riconosciuto come uno degli interpreti più validi e apprezzati del cinema italiano o, nello specifico, della cosiddetta commedia all’italiana. A cento anni dalla sua nascita, viene riproposto In arte Nino: il film del 2016 celebra la sua vita e la sua carriera da grande attore, terminata con la sua morte nel 2004. Il cast vede Elio Germano, nei panni dell’artista, accompagnato da Miriam Leone, Leo Gullotta e Giorgio Tirabassi. A dirigere il lungometraggio è il figlio di Nino, Luca Manfredi, che si è impegnato anche nella scrittura della sceneggiatura assieme a Dido Castelli ed Elio Germano.

Le vicende raccontate si concentrano sui periodi probabilmente più turbolenti della vita di Nino: quando, nel 1943, con la Seconda guerra mondiale ancora in corso, Nino era un giovane di 22 anni sopravvissuto alla tubercolosi. Contro le aspirazioni del padre intraprende un percorso per diventare attore, cominciando a recitare assieme al collega Tino Buazzelli e raggiungendo la popolarità nel 1959 con Canzonissima.

Il film di Luca Manfredi è un chiaro omaggio alla carriera del padre. Per riuscire nel suo progetto, il figlio dell’attore sottolinea, in un’intervista quanto sia stato fondamentale l’impegno di Elio Germano per l’interpretazione di Nino. Saremo di parte, ma pare che Elio abbia una sorta di potere magico: quando si tratta di recitazione mette tutti d’accordo e, secondo noi, nemmeno questa volta si è smentito.
Il film è già disponibile dal 20 marzo. 

Miriam Russo