Da Strasburgo a tutta l’Europa: i film del Lux prize ora disponibili online

Il Premio Lux del Parlamento europeo ha avviato durante il lockdown un’iniziativa per portare il cinema direttamente nelle nostre case. Ha infatti tracciato tutti i film finalisti del premio, dal 2007 ad oggi, verificandone la disponibilità su tutte le piattaforme streaming dell’Unione europea. Le pellicole del Lux disponibili online sono state raccolte sul sito LUX Prize Films on Demand che viene continuamente aggiornato per proporre tutti i titoli offerti. Attualmente, infatti, oltre ai film finalisti il catalogo ne propone altri che erano stati selezionati durante ciascuna edizione. L’utente può quindi svolgere una ricerca e scoprire se nel suo paese è possibile vedere un titolo particolare. Se il film è disponibile, il sito lo indirizza alla piattaforma streaming di riferimento. 

Questo progetto è un’occasione unica per vedere, comodamente dal nostro divano, le pellicole premiate dal Parlamento europeo, e conoscere registi nuovi. In condizioni normali, infatti, i film finalisti del premio Lux vengono proiettati solo in alcune città e in cinema selezionati.

L’Europa vista dal cinema

Raccontare l’Unione europea, tutte le culture e i dibattiti che comprende, è un compito arduo. Il cinema, forse, può aiutare a mostrarci questa realtà in modo semplice e immediato, perché è uno strumento culturale in grado di stimolare riflessioni e confronti. Per questo motivo, dal 2007, il Parlamento europeo ha dato il via al Premio Lux, una selezione di film che portano sul grande schermo i temi dell’Unione europea
Questo progetto ha lo scopo di creare un’identità culturale più forte, attraverso produzioni cinematografiche che sensibilizzano su questioni politiche e sociali. Spesso queste pellicole non vengono prese in considerazione a causa di difficoltà legate alla distribuzione o alle barriere linguistiche. Il Premio Lux dà il suo contributo diffondendo in tutta Europa i film selezionati, che vengono poi proiettati in lingua originale e sottotitolati.

La scorsa edizione del Premio Lux

Nell’edizione appena trascorsa sono stati selezionati tre film di generi cinematografici molto diversi fra loro: il documentario Cold Case Hammarskjöld, il thriller El reino e il racconto di emancipazione God exist, her name is Petrunya che ha vinto il prestigioso Lux film prize.  In occasione della cerimonia di premiazione, svoltasi a novembre a Strasburgo, CineUni insieme a Europhonica e Raduni Musica hanno avuto la possibilità di partecipare all’evento e assistere alla premiazione del film di Teona Mitevska. La regista, nel suo discorso di ringraziamento, ha voluto sottolineare il ruolo che l’arte cinematografica riveste nel portare avanti istanze politiche e sociali.

Vengo spesso criticata perché i miei film sono troppo politicizzati, ed è vero. Penso che sia mio dovere alzare la voce e parlare dei problemi di cui nessuno vuole parlare. Come possiamo costruire un futuro migliore se non osiamo parlare di questi temi?

Ha poi aggiunto, riferendosi alla scarcerazione di Oleg Sentsov, regista e attivista ucraino imprigionato in seguito all’annessione della Crimea da parte della Russia, a cui è stato assegnato il Premio Sacharov per la libertà di pensiero nel 2018 ma che ha potuto ritirarlo sono nel 2019:

Oleg Sentsov è stato in prigione per 5 anni. Queste cose non devono accadere. Questa deve essere la nostra battaglia comune, creativi, artisti e politici, esprimerci liberamente e senza paura. Io sono una donna, sono Macedone e sono Europea, e credo che il futuro dell’Europa sia nella solidarietà e nell’inclusione

A proposito di inclusione, la vicepresidente del Parlamento Europeo Klara Dobrev, responsabile del Premio Lux, ha confermato che il sostegno al cinema europeo è uno degli obiettivi dell’UE. Dobrev, infatti, crede fermamente che le differenze culturali e linguistiche dei paesi dell’Unione siano una ricchezza inestimabile e che le difficoltà che tali differenze possono creare sono facili da superare, soprattutto se si parla di arte.
Non perdete l’occasione di vedere questi film, anche se non amate i sottotitoli, è un piccolo prezzo da pagare per connettersi con il resto d’Europa.

Silvia Taracchini
Martina Ottaviano