La nuova miniserie in sei episodi tratta dall’omonimo romanzo di Marco Missiroli, vincitore del Premio Strega Giovani nel 2019, è sbarcata sul colossal streaming Netflix il giorno di San Valentino 2022, totalizzando ascolti da record. Diretta da Stefano Cipani (Mio fratello rincorre i dinosauri) e Andrea Molaioli (La ragazza del lago, Il gioiellino), prodotta da Angelo Barbagallo di Bibi Film e scritta da Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella: scopriamo insieme di cosa si tratta.
Trama di “Fedeltà”
Carlo e Margherita, interpretati da Michele Rondino, già apparso sul piccolo schermo come Il giovane Montalbano, e Lucrezia Guidone, anche lei già nota su Netflix per Summertime, sono una coppia sposata da diversi anni. La tranquilla vita matrimoniale viene stravolta da un malinteso: un presunto tradimento di Carlo con Sofia (Carolina Sala), una giovane studentessa del suo corso di scrittura creativa all’Università. Un equivoco che lentamente fa franare la coppia.
Lui comincia a guardare con occhi diversi questa alunna un po’ bohemien super talentuosa, portando la moglie, dapprima, ad impazzire di gelosia, e poi a lenire le pene amorose con l’aiuto del tenebroso fisioterapista Andrea (Leonardo Pazzagli).
I due sapranno resistere alle tentazioni e restare fedeli? Con questo dubbio si apre la prima puntata di Fedeltà. Lo spettatore si chiede quanto Carlo e Margherita siano fedeli l’uno verso l’altro, ma è chiaro sin da subito il profilarsi di una crisi che potrebbe portare alla loro rottura definitiva.
Bugia o verità
Sofia Casadei rappresenta per Carlo un modo per evadere dalla routine quotidiana, un nuovo spiraglio da inseguire per dare forma ai suoi desideri e avventure, che ormai da tempo non riesce a concretizzare, neanche in scrittura (a cui, segue, infatti, un blocco). Alla base di questo rapporto in bilico c’è la mancanza di sincerità e fiducia nell’altro, ed è chiaro fin da subito che la lealtà di cui si parla è messa in discussione dall’attrazione fisica che Carlo e Margherita nutrono verso Sofia e Andrea. Vengono posti al centro per la prima volta, forse, sul piano cinematografico, tutti i dubbi e le incertezze coniugali, che accompagnano quotidianamente migliaia di coppie, indifferentemente se giovani o consolidate. Questo, però ha dato poco risalto ad alcuni personaggi (Andrea, Sofia, la madre di Margherita) che nel romanzo erano posti in primo piano, ma che nonostante tutto, sono perdite accettabili per evidenziare cuore e mente dei protagonisti.
Una cosa sicuramente ben resa sono i meccanismi di gelosia: quando Carlo viene visto con la studentessa nei bagni, la scena è solo evocata tramite i racconti dei due. A noi non resta che il lusso dell’immaginazione: siamo noi che scegliamo di credere una cosa piuttosto che un’altra. Siamo resi parte attiva della serie e siamo chiamati a scegliere la nostra strada: a seconda delle scelte che faremo, le parole dei personaggi e i diversi accadimenti verranno visti sotto una luce diversa. Messi in queste condizioni, siamo persino in grado di percepire in noi il meccanismo della gelosia: così ci appare sorprendentemente coerente quando Margherita precipita nel vortice ossessivo del controllo, quasi riusciamo a…sentirla. Guardandola sotto questo punto di vista, la serie riesce perfettamente a dare quella sensazione che il libro stesso offre.
Non è tutto oro quel che luccica!
La serie per quanto coinvolgente e sensuale sia, tanto da poter restare attaccati per ore alla tv, è piena di stereotipi, che invece nel libro si è cercato di evitare. Lo scrittore con il famigerato blocco a metà del suo grande romanzo ricalca perfettamente l’uomo in preda ad una sorta di crisi di mezza età che si perde per la bella ventenne troppo irraggiungibile e tanto talentuosa; l’alunna silenziosa e tormentata che cerca nel professore la sua grande realizzazione; il padre influente che non apprezza il figlio scrittore, la moglie tradita che tradisce a sua volta.
Il tutto arricchito da una bella dose di Cinquanta sfumature di grigio, che sembra non passare mai di moda.
Alti e bassi ma…
Ogni serie tv ha dei lati positivi e negativi: sicuramente in questo caso alcune cose potevano essere rese in maniera diversa. Avrebbero potuto osare di più, soffermandosi su ulteriori aspetti della relazione di coppia e mettendo in maggior risalto alcuni personaggi che nel romanzo di Missiroli erano in primo piano.
Eppure, tutto sommato (dobbiamo ammetterlo) Netflix centra il bersaglio ancora una volta, grazie ad un ottimo cast di attori e a una solida sceneggiatura, che riescono ad incollare lo spettatore allo schermo per tutte e sei le puntate.
Fabiana Tallini