Gemini Man è il nuovo lavoro del regista Ang Lee, già noto al pubblico per film come “Vita di Pi” e “I segreti di Brokeback Mountain”. Will Smith interpreta se stesso con circa 30 anni di meno… ma come è possibile realizzare ciò? e perché se ne parla tanto? Cosa vuol dire 120 fps e cosa cambia dai 24 fps?
Avete mai notato, mettendo in pausa una scena d’azione del vostro film preferito, che oggetti e personaggi in movimento risultano sfocati?
Sicuramente la risposta è sì, sapete benissimo cosa vede l’occhio umano quando premiamo il pulsante pausa durante la proiezione di un film: bordi poco chiari, azioni incomprensibili, luoghi confusi. Lo trovate normale, ovviamente, essendo abituati da sempre ad osservare immagini di questo tipo.
E se vi dicessi che la nuova frontiera dell’alta definizione ci permetterà una nitidezza e una qualità senza precedenti, anche in 3D, visibile anche dal fermo immagine di una qualsiasi clip?
24 FPS: SI O NO?
Quando quasi 90 anni fa si decise la velocità di registrazione e proiezione dei film, si tenne conto dei costi della pellicola. Bisognava utilizzarne il meno possibile, dati gli alti costi del materiale e, allo stesso tempo, i movimenti degli attori dovevano risultare fluidi e completi senza disturbare l’occhio attento dello spettatore. Ecco come venne standardizzata la modalità di registrazione in 24 fps, ossia in 24 fotogrammi al secondo.
L’era del digitale ha però permesso di poter cambiare molte cose. Il costo della pellicola non è più un problema, i materiali impiegati per girare un lungometraggio sono molto diversi ormai e molto più economici (soprattutto perché continuamente rinnovabili). Eppure è ancora consuetudine girare in 24 fps, nonostante ciò non consenta una resa fluida e nitida delle scene, soprattutto in quelle in movimento accelerato rispetto alla norma. È per questo che Peter Jackson, ben conscio di voler inserire scene di azione molto intense di voler realizzare il suo nuovo capolavoro in 3D, nel 2011 decide di girare in 48 fps il film “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato”, il primo capitolo della trilogia Lo Hobbit. Un vero trionfo, sotto molteplici punti di vista.
La risoluzione e la definizione dei movimenti dei personaggi sullo schermo è impressionante. Il film è un successo non solo per l’aspetto narrativo audace, ma anche grazie alle scelte tecniche e stilistiche del regista che, per la prima volta, ha osato tanto da girare con un frame rate superiore.
E POI ARRIVA ANG LEE
Visionario come pochi, Ang Lee aveva già sperimentato una diversa velocità di fotogrammi al secondo e il 3D in altri suoi film come “ Vita di Pi” e “Billy Lean: un giorno da eroe”.
Oggi sfida se stesso e la storia del cinema con Gemini Man, girato in HFR (High Frame Rate) 3D, quindi in 120 fps e con la nuova tecnologia 3D+.
GEMINI MAN
Dal 10 Ottobre nei cinema (ascolta QUI la nostra recensione), è la storia di Henry Brogan, un sicario con anni di esperienza alle spalle e pronto alla pensione che scopre di avere un nuovo nemico in grado di anticipare le sue mosse: se stesso, da ragazzo. Il film è stato realizzato grazie agli effetti speciali della Weta Digital: Junior, la “versione giovane” di Will Smith, è una creazione completamente digitalizzata, utilizzando ogni movimento di Will Smith catturato grazie alla Perfomance Capture.
La potenza delle telecamere e la tecnica con cui il film è girato non hanno permesso l’utilizzo del trucco tradizionale, essendo evidente qualsiasi piccolo particolare sullo schermo, inclusa la dilatazione dei pori della pelle e dei vasi sanguigni; il reparto trucco ha quindi dovuto trovare un escamotage per poter illuminare i volti degli attori.
Il film risulta dunque essere sperimentale in molteplici settori, incluso quello recitativo. Lo stesso Will Smith ha pubblicato un video in cui racconta la realizzazione del personaggio che incarna il suo alter ego. L’attore ha dichiarato: “È impressionante. Questo cambierà completamente il modo di realizzare film. Sono fiero del lavoro svolto, il me ventenne di qualche anno fa non avrebbe saputo gestire le difficoltà di questo ruolo”
Allora, cosa aspettate? Pronti a rimanere a bocca aperta in HFR 3D e a godervi l’immagine di un giovane Will Smith incredibilmente in 4K?
Giovanna Delvino