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Gift: intervista ad Eiko Ishibashi

In occasione dell’esibizione prevista per il 28 aprile 2024 alla 26esima edizione del Far East Film Festival, Mario Monopoli di Cineuni, assieme a Andrea Balena di NipPop, hanno intervistato Eiko Ishibashi, musicista e compositrice giapponese che ha collaborato alle colonne sonore degli ultimi due film di Ryusuke Hamaguchi: Drive My Car (vincitore del premio oscar al miglior film straniero nel 2022) e Evil Does Not Exist (vincitore del gran premio della giuria all’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia).

Gift, il titolo della live exhibition di Eiko Ishibashi, è strettamente legato a quest’ultimo film, Evil Does Not Exist, di cui la musicista ci ha raccontato qualcosa in più sulla genesi del progetto e su come poi questo si sia sviluppato in due forme diverse

INTERVISTA AD EIKO ISHIBASHI

Andrea Balena: Inizierei parlando di Gift, per sapere com’è nata questa performance transmediale con Ryusuke Hamaguchi, com’è nata questa collaborazione e come si è evoluta.

Eiko Ishibashi: Inizialmente il mio promotore all’estero mi ha proposto di fare un live con insieme delle immagini, però io non potevo immaginare che tipo di immagini potessero essere, forse il promotore pensava ad una cosa astratta, ma per poter continuare per me era difficile avere semplici immagini astratte e quindi ho pensato che fosse meglio che ci fosse una storia, e per questo che ho chiesto al regista Hamaguchi, visto che la nostra collaborazione con Drive My Car è stata molto divertente, e per questo ho chiesto a lui se potesse creare qualche immagine per questo live.

Mario Monopoli: A questo proposito, poi Gift e Evil Does not Exist hanno preso due forme diverse, quindi mi chiedevo da questo punto di partenza come si sono sviluppati i due progetti, se sono poi evoluti in due modi diversi o se ci sia stata una unione di intenti a un certo punto.

Eiko Ishibashi: In pratica quando io gli ho chiesto di creare qualche immagine per la mia live performance, più o meno per circa un anno ci siamo scambiati via mail varie idee, cosa pensiamo, che tipo di tema avremo, eccetera, e da questo momento in un anno sono nate alcune idee. Per esempio ricordo… il territorio perduto, la città urbana, l’immondizia, vari temi sono nati. E poi man mano il regista Hamaguchi ha pensato che siccome stava un po’ sviluppando una storia fosse da scrivere proprio una sceneggiatura e per questo lui ha iniziato a scrivere una sceneggiatura, ma ancora in quel momento avevamo pensato di fare una versione silenziosa, una “silent version”, non pensavamo a delle parole eccetera. Però per creare un filmato lui ha iniziato a preparare la sceneggiatura, ovviamente abbiamo chiesto ad alcuni attori di partecipare a questo filmato, però ancora pensavamo di fare una versione silenziosa. Ma quando si è iniziato proprio a filmare ho visto che per esempio le voci e i suoni che venivano dagli attori e da come recitavano era veramente una cosa straordinaria, quindi per questo abbiamo detto “perché non facciamo anche la versione con il suono?” E così sono nate due forme.

Andrea Balena: Riguardo sempre Gift, per collegarmi, in un articolo dopo Drive My Car ha dichiarato che “la musica non dovrebbe manipolare le emozioni, ma dovrebbe risuonare con loro”. quindi volevo chiedere, con Gift e con l’esibizione di oggi, quali emozioni vorrebbe far risuonare?

Eiko Ishibashi: Ecco forse quello che intendevo era, in pratica la musica non deve controllare le emozioni dello spettatore. Io di base penso che non sia necessaria la musica per film al cinema, quindi non serviva, ma se proprio dobbiamo mettere qualche musica allora che tipo di musica possiamo mettere? Allora un po’ sperimentando, pensando questo abbiamo iniziato a fare questo progetto Gift.

Mario Monopoli: Uno dei temi chiave di Hamaguchi, soprattutto negli ultimi due film, è la natura, che ha un ruolo centrale. Mi chiedevo se anche in questo progetto, Gift, fosse un elemento centrale e come nel lavorare… per esempio in Evil Does Not Exist ci sono questi lunghi piano sequenza con queste foreste e la colonna sonora ti immerge totalmente in questo ambiente, e mi chiedevo anche da un punto di vista della scelta musicale, penso a Smoke, il singolo già uscito della colonna sonora, l’uso di fiati, cimbali, eccetera, quali erano le scelte relative a questo tema?

Eiko Ishibashi: Sì, in Evil Does not Exist e Gift è vero che io ho un tema principale come la natura, ma questo proprio è legato al luogo in cui vivo, io vivo in un posto in cui sono immersa nella natura, e quindi anche lavoro nella natura, e naturalmente, diciamo, nella mia musica sicuramente è entrato come tema anche quello della natura. Anche questo io direi che il regista Hamaguchi cercava, desiderava, e per questo lui ha scelto come location dove abito io. E quando ci penso, come far sincronizzare la musica e la natura, la mia scelta forse sarebbe tendente verso strumenti che abbiano ritmo, che possano esprimere una specie di ondata. E per la prima volta ho provato a scrivere delle note e melodie per archi e così per me anche questa volta è stata una prima prova.

Andrea Balena: Nella sua carriera ha curato la colonna sonora sia per film live action, ma anche per serie animate come Blade of Immortal, volevo sapere se ci sono delle differenze a livello creativo quando ha affrontato queste tipologie di prodotti e medium diversi, e se ci sono quali?

Eiko Ishibashi: Ecco io ho diversificato nella mia carriera, sembra che sia tutto diverso, però in pratica ho sempre cercato di creare quel che mi chiede il regista o il produttore, e quindi intanto la prima cosa è capire quello che loro vorrebbero esprimere, e quindi ho cercato di interpretare questo in musica. Secondo me una cosa importante è che la musica non ha bisogno di spiegazione, e quindi per questo ho cercato di capire e comprendere quello che vuole il regista, ma in modo in cui la musica non deve fare da spiegazione.

Andrea Balena: Visto che lei è un’artista molto sperimentale che spazia tra vari generi musicali, volevo sapere c’è uno o più generi musicali che vuole esplorare in futuro che non ha ancora toccato?

Eiko Ishibashi: Già come prima cosa di base, io non considero che la musica abbia dei generi, per me è la musica e basta. Quindi dal momento in cui noi pensiamo come genere, non è che io abbia un progetto o un’idea che voglia fare qualcosa, ma quello che per me è importante è sempre ascoltare diverse musiche e così in modo che da lì potrebbe nascere qualcosa che mi ispira di poter fare una cosa nuova.

Mario Monopoli: Io rimango allora sul tema dei prossimi progetti, appunto adesso a giugno esce la colonna sonora di Evil Does Not Exist e quindi mi chiedevo quale fosse la prossima idea, magari un’altra collaborazione sempre in ambito di colonne sonore o musicale di altro tipo con qualche artista particolare o qualcosa da solista.

[Rispondendo, prima dell’intervento della traduttrice, Eiko Ishibashi si porta il dito indice sulla bocca sorridendo, facendo capire di non poter dire ancora molto.]

Eiko Ishibashi: Uscirà sicuramente entro fine anno un mio nuovo album di canzoni, l’unica cosa che posso dire è questa. E poi ovviamente sì la colonna sonora di Evil Does Not Exist, uscirà pure quello.

Mario Monopoli