Cecilia e il cinema militante, ora un vuoto incolmabile
Con la scomparsa di Cecilia Mangini, da oggi il cinema soffrirà l’assenza di una figura rivoluzionaria.
Cecilia Mangini non è stata, infatti, soltanto una fotografa, sceneggiatrice e regista, ma soprattutto la prima donna a girare documentari in Italia. Avvicinatasi inizialmente alla fotografia, “non un mestiere per signorine”, ritrasse soprattutto ciò che avveniva in strada, affascinata dal “reale”. Si affermerà, in seguito, come la prima donna che in Italia osò mettersi dietro la macchina da presa.
In un mondo cinematografico presidiato soltanto da figure maschili, la Mangini riuscì a farsi spazio come regista, dedicandosi completamente al cinema militante.
Produsse, insieme a Pier Paolo Pasolini, opere cinematografiche fuori dagli schemi: Ignoti alla città (1958), Stendalì (1960), La canta delle marane (1962). In ognuna di queste, Cecilia scelse di dare voce a coloro che vivevano ai margini, inquadrando le condizioni delle periferie, indagando l’umanità delle fabbriche e ciò che rimaneva della cultura contadina e pre-cristiana, spazzata via dall’avvento della civiltà industriale e dei consumi. Era l’Italia del dopoguerra.
Il suo sensibile sguardo ha lasciato un’eredità immensa alla produzione documentaristica.
Sono una documentarista perché il documentario è il modo più libero di fare cinema
Cecilia Mangini (1927-2021)
Il Festival di Cannes rinviato a luglio
Quest’anno a maggio mancherà il classico appuntamento del cinema, quello del Festival di Cannes. A causa della pandemia, la rassegna è stata spostata a luglio, ma le date potrebbero cambiare nuovamente in funzione dell’evoluzione della situazione pandemica mondiale.
Invece che dall’11 al 22 maggio 2021, il Festival si svolgerà, dunque, dal martedì 6 al sabato 17 luglio 2021.
In seguito all’annullamento del festival per il 2020, quest’anno gli organizzatori non si lasceranno sfuggire l’occasione di ospitare un’edizione fisica, che si svolgerà, come previsto, nel Palais des Festivals.
Bong Joon-ho presidente della giuria di Venezia
Un altro appuntamento imperdibile riguarda la 78esima Mostra del Cinema di Venezia. Quest’ultimo vedrà, per la prima volta, sedere fra i posti della giuria Bong Joon-ho, il regista di Parasite. Con questa scelta, Venezia si conferma come seconda casa di ogni cineasta a livello mondiale.
Accettando la proposta, Bong Joon Ho ha dichiarato:
La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia porta con sé una storia lunga e varia, e sono onorato di essere intrecciato nella sua bellissima tradizione cinematografica. In qualità di presidente di giuria – e soprattutto come cinefilo perpetuo – sono pronto ad ammirare e applaudire tutti i grandi film selezionati dal festival. Sono pieno di vera speranza ed eccitazione.
Vittoria Torsello