A soli pochi giorni dalla messa in onda su Rai1 dell’ episodio tre e quattro della seconda stagione, la miniserie L’amica geniale si è riconfermata un successo. Nella Napoli degli anni ’50, abbiamo ritrovato le protagoniste Lila (Gaia Girace) e Lenù (Margherita Mazzucco) ormai adolescenti, e nuovamente alle prese con i problemi e le ingiustizie del loro tempo, dovuti principalmente alla loro condizione sociale.
Il successo internazionale
La fiction de L’Amica geniale è tratta dall’omonima quadrilogia di libri scritti da Elena Ferrante, e si comporrà di quattro stagioni da otto episodi ognuna. Nel novembre 2018, ha perfino debuttato sul canale TV americano HBO, ottenendo oltre 300.000 telespettatori e un rating di 0.02, rendendo così la serie internazionale.
La miniserie inoltre, può vantare tra i produttori esecutivi il regista Paolo Sorrentino, mentre per la sceneggiatura degli episodi è stata la stessa Elena Ferrante ad occuparsene.
Chi è Elena Ferrante?
Saverio Costanzo, regista della serie e di film noti quali La solitudine dei numeri primi, è stato contattato via mail da Elena Ferrante, la quale lo ha scelto per portare sul piccolo schermo la sua opera. Quello che non tutti sanno però, è che la scrittrice è in realtà sconosciuta: questo infatti, è solo lo pseudonimo scelto dall’autrice (o autore?). Non mancano ipotesi e speculazioni sulla sua presunta identità: c’è chi pensa possa essere la traduttrice per la casa editrice E/O, la partenopea Anita Raja, altri invece credono che sia la docente universitaria Marcella Marmo, ma non sono giunte attualmente conferme ufficiali.
Dove è stata girata?
La storia de L’amica geniale è ambientata interamente tra Napoli e Ischia, ma la serie TV è stata invece girata in provincia di Caserta, precisamente in uno dei più grandi studios europei (ex fabbrica Saint Gobain), dove sono serviti 60mila metri quadrati per ricostruire il quartiere Luzzatti della Napoli del 1950.
Perchè vedere la serie?
L’amica geniale è molto più di un racconto su un’amicizia che perdura nel tempo: è la lotta di due bambine, e più tardi donne, che combattono insieme, fianco a fianco, contro un mondo misogino, un mondo che è la testimonianza della società italiana di fine anni’50, di una società non troppo lontana da quella attuale. Lila e Lenù rappresentano la forza di tutte quelle donne che ogni giorno combattono per dare spazio alla loro voce: attraverso loro apprendiamo l’importanza di avere una famiglia che supporti le nostre scelte o come ricevere un’educazione scolastica sia un privilegio, insomma, perfino la libertà di parola è un lusso per Lila e Lenù. L’amica geniale va visto perché per noi telespettatori non può che essere una severa ma perfetta maestra di quei temi, come i nostri diritti e le opportunità che riceviamo, di cui troppo spesso dimentichiamo il valore.
Diletta La Marca