Alla vigilia della quarta stagione de La Casa di Carta (QUI il trailer), noi di Cineuni non potevamo non darvi la nostra opinione: inutile girarci intorno o fingere il contrario, questa serie è riuscita a conquistare nel bene e nel male, chiunque.
Creata da Álex Pina e inizialmente destinata a concludersi dopo la prima stagione, La Casa de Papel è andata in onda sulla televisione spagnola, ma è solo grazie alla distribuzione internazionale da parte di Netflix che la serie ha preso il volo, diventando così uno dei prodotti più seguiti e chiacchierati degli ultimi anni.
Una serie che “influenza”
Il successo della serie è probabilmente dovuto al fatto che è molto più di un semplice telefilm, La Casa di Carta è infatti diventata in poco tempo un vero e proprio fenomeno mondiale, sconvolgendo la cultura pop, ma soprattutto influenzandola. Basti pensare a quanti di noi per carnevale hanno scelto di indossare una tuta rossa e una maschera di Salvador Dalì, o a quante volte abbiamo visto persone vestite allo stesso modo durante cortei e manifestazioni.
Cosa aspettarsi da questa quarta stagione
Alla fine della terza stagione abbiamo lasciato Il Professore convinto che abbiano ucciso la sua amata Lisbona, e Nairobi in fin di vita dopo essere stata sparata da un cecchino: “Tutto può andare a puttane in un millesimo di secondo“, e mai come in questo momento abbiamo visto il Professore e la sua banda così vicini alla resa, in ginocchio e pronti a cedere nella loro conquista della banca di Spagna.
Netflix insieme al trailer ha inoltre annunciato che la quarta stagione si comporrà di 8 episodi dalla durata di circa 40-60 minuti ognuno, consigliandone la visione ad un pubblico over 14.
L’esigenza di patriottismo
La Casa di Carta è una serie che può o non può piacere, ma su una cosa ci mette tutti d’accordo: l’importanza del senso di patriottismo. Questa serie ci ha ricordato il valore della resistenza, e lo ha fatto soprattutto riprendendo una canzone tanto cara all’Italia: Bella Ciao, canzone cantata dai partigiani durante la guerra, e ormai famosa in tutto il mondo, ma soprattutto, canzone che in un momento storico così difficile come questo, non può non farci sentire tutti più uniti.
Diletta La Marca