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Normal People: l’amore “normale” come non è mai stato raccontato

Normal People è una serie TV tratta dall’omonimo romanzo di Sally Rooney, giovanissima scrittrice irlandese classe 1991. Prodotta da Element Pictures per BBC Three e Hulu, la serie prende vita sotto la magistrale regia di Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald.

Nonostante l’evidente successo di Normal People all’estero, di questa serie – che non mi pento di definire un piccolo capolavoro – qui in Italia purtroppo, se ne è parlato pochissimo. Questo perchè non è stata inizialmente distribuita da nessuna piattaforma di streaming fino al 16 luglio 2020, data in cui una sconosciutissima STARZ (sì esiste davvero, non me la sono inventata) ci ha fatto il gradito piacere di comprarla e rendere finalmente noi italiani, un popolo al passo con i tempi.

La serie è di genere sentimentale e narra la storia d’amore tra gli adolescenti Marianne Sheridan (Daisy Edgar-Jones) e Connell Waldron (Paul Mescal). Il loro è un amore che si sviluppa in un arco di tempo che va dagli ultimi giorni della scuola superiore fino agli anni al Trinity College. Ciò che non solo differenzia questo prodotto dagli altri, ma lo inneggia a perla rara nel suo genere, è proprio il modo in cui l’evoluzione di questo sentimento che reciprocamente salva Marianne e Connell, ci viene raccontato. 

Ci troviamo, a mio modesto parere, di fronte uno di quei casi in cui la serie tv è meglio del libro: quello che più colpisce di Normal people infatti sono i dialoghi, scritti ed esposti con una rara forma di veridicità e profondità. Nonostante gli attori protagonisti siano non solo giovanissimi, ma entrambi alle prime armi, sono stati in grado di ricreare una chimica palpabile all’occhio dello spettatore più acerbo, e di esprimere in maniera credibile oltre che eccelsa i disagi, i timori e gli imbarazzi del primo amore e delle prime esperienze sessuali.

Il sesso che non è sinonimo di volgare.

Siamo costantemente indotti ad assocciare il termine sesso a quello di volgare. Questo perchè fin troppo spesso nei film o nelle serie tv, queste scene ci vengono presentate sul piccolo schermo come risultato dell’unione di queste due parole che in realtà non sempre sono necessariamente legate.

Con un’innegabile aderenza al vero, dovuta anche alla sapiente guida dei registi, gli interpreti di Normal People hanno invece girato 41 minuti di scene di rapporti sessuali, alcune con nudo integrale, risultando sorprendenti per il realismo nella prova attoriale e soprattutto, nel lasciare senza fiato gli spettatori per il modo in cui fanno l’amore senza mai cadere nella volgarità. 

I dettagli che fanno la differenza.

Normal People è una serie commovente, intima e sincera, che merita di essere vista. Ad innalzare il livello del prodotto hanno inoltre senz’altro contribuito una sceneggiatura essenziale riempita da silenzi assordanti e respiri affanati e la cura maniacale della fotografia con i suoi moodboard diversi per ogni scena.

Non meno preziosa è stata la ricercatissima selezione della colonna sonora che dona a questa serie una malinconia e una delicatezza indescrivibile: canzoni come Hide and Seek degli Imogen Heap, Angeles di Elliott Smith e Nikes di Frank Ocean, cullano le vicende dei protagonisti e ci riportano a quando gli adolescenti pieni di dubbi, paure e insicurezze lo eravamo noi.

Diletta La Marca