Ci sono titoli troppo lunghi. Titoli brevi.
Ci sono titoli che non riusciamo a capire, chiedendoci per tutta la durata del film – nel caso di questa rubrica, la durata della serie tv – perché avessero scelto proprio quello.
Ci sono poi casi rari, e soprattutto nell’ambito della parodia, per cui il titolo è tutto: “La donna nella casa di fronte alla ragazza alla finestra” è la trama, è il senso della serie ed è la ragione per cui andrete a premere play (oltre a questo articolo, si spera!)
Il titolo è la trama
La donna nella casa di fronte alla ragazza alla finestra è il titolo manifesto di questo prodotto Netflix.
E se pensate che sia solo una traduzione italiana vi sorprenderà sapere che è identico parola per parola al titolo originale.
E nel titolo trovate la trama di base: Anna, una pittrice ormai in piena crisi esistenziale con fobie bizzarre e una forte dipendenza da pillole e alcool, vive la sua vita affacciata alla finestra del suo soggiorno, confinata lì dopo la morte della figlia (di cui non vi dico nulla) e la separazione dal marito. Circondata da vicini pettegoli e un tuttofare non ben identificabile, la sua vita prende una strana piega quando nella casa di fronte si trasferiscono una bambina e suo padre, oltre poi alla fidanzata di quest’ultimo. Fino alla svolta: affacciata alla finestra di casa sua, crede di aver assistito ad un omicidio. Inizia quindi per Anna la ricerca della verità e la prova di non essersi inventata nulla.
Una parodia del thriller americano
La miniserie, uscita il 28 gennaio 2022 sulla piattaforma Netflix, si può definire una dark comedy thriller parodistica. Anche nel definirsi non riesce ad essere breve! Lo è però nella durata: 20/25 minuti per ognuno degli otto episodi.
L’intento è chiaro sin dal titolo: questa miniserie è la parodia dei bestseller o film di successo del genere thriller come “La ragazza del treno”, “L’amore bugiardo” o ancora “La donna alla finestra”. Ma se la trama può non risultare per tutti avvincente e legata ad una narrazione da parodia a cui siamo abituati, a spiccare è sicuramente l’interpretazione di Kirsten Bell nel ruolo di Anna (e in quello di produttrice).
Le sregolatezze del personaggio, le sue strane fobie e debolezze sono portate in scena dalla Bell in modo da farti dimenticare a tratti di essere di fronte ad una presa in giro di altri generi e non ad una serie fatta e finita.
La donna nella casa di fronte alla ragazza alla finestra: ci sarà una seconda stagione?
POSSIBILI SPOILER: non leggete qui sotto se non avete visto il finale
Se siete arrivati a questo punto e non avete visto il finale dell’ottavo episodio smettete di leggere.
O continuate, a vostro rischio e pericolo!
Il finale dell’ottava puntata ci lascia con un dubbio immenso, soprattutto per l’apparizione di un nuovo personaggio e un nuovo misterioso omicidio da risolvere. Ed ovviamente la nostra protagonista si trova coinvolta nuovamente, risultando ancora una volta l’unica ad essersi resa conto dell’omicidio e avere le prove per iniziare ad indagare. Ma è davvero la premessa per una nuova stagione?
La risposta ci arriva dagli stessi autori Rachel Ramras, Larry Dorf e Hugh Davidson in un’intervista per Entertainment Weekly. Hanno infatti rivelato come il finale fosse pensato per concludere la parodia nei confronti dei thriller che vedono l’epilogo come l’inizio di un caso per la/il protagonista del romanzo. La miniserie quindi si sarebbe comunque conclusa in questo modo. Ci sarà quindi una seconda stagione?
La risposta più diretta è no, ma se gli ascolti lo permettessero e Netflix fosse d’accordo potrebbero anche pensare ad un prosieguo, chissà con quale titolo questa volta!
Marianna Sarselli