La stagione autunnale ha visto la città di Roma protagonista indiscussa del piccolo schermo con due delle serie più attese negli ultimi mesi e, non meno importante, dalla firma italiana: sto parlando della terza stagione di Suburra e di Romulus.
Se la prima è stata l’epilogo di un percorso durato ben tre anni, la seconda è un progetto nuovo di zecca il cui trailer ci ha lasciato con non poco Hype.
Bisogna saper chiudere
Suburra è una serie originale Netflix nata per raccontare il difficile e corrotto rapporto fra i tre poteri della Capitale italiana, ovvero Chiesa – Stato – Crimine, rilasciata nel 2017. La serie è pensata come prequel dell’omonimo film del 2015 di Stefano Sollima, a sua volta tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini che per “l’effetto matrioska” porta anch’esso il medesimo titolo. Una storia di vendette a catena e di intrighi, ma anche di amore e di amicizia che per tre anni, attraverso le vicende e l’evoluzione dei protagonisti Aureliano (Alessandro Borghi) e Spadino (Giacomo Ferrara), ci ha tenuto con il fiato sospeso vedendo finalmente nella terza stagione una chiusa con non pochi colpi di scena.
Morta una Serie se ne fa un’altra
Per restare in tema, il famoso detto recita “solo Roma è eterna” e quindi anche se con dispiacere, dobbiamo dire addio a Suburra. Ma non temete, perchè già una nuova serie ci attende al varco, o meglio, ci attende su Sky.
Romulus – L’origine Di Roma Oltre La Leggenda è infatti la nuova serie Sky Original creata da Matteo Rovere (regista de Il primo re) che, composta da 10 episodi, a partire dal 6 novembre andrà in onda ogni venerdì su Sky ed in streaming su NOW TV. Girata in protolatino poichè ambientata nell’VIII secolo a.C., la serie sprizza novità da tutti i pori e sarà per questo una vera e propria sfida per i telespettatori poco abitutati ai sottotitoli seguire le vicende dei tre protagonisti: Yemos (Andrea Arcangeli), un erede al trono tradito e costretto alla fuga, Ilia (Marianna Fontana), una sacerdotessa in cerca di vendetta, e Wiros (Francesco di Napoli), un giovane ragazzo che per diventare adulto deve sopravvivere sei mesi in mezzo ai boschi, dove si mormora vivano i figli della Lupa, una tribù di primitivi violenti.
Infine, un motivo in più per guardare questo nuovo interessantissimo prodotto può essere senza dubbio la sigla che apre la serie: si tratta di Shout, cover dello splendido brano della pop rock band inglese Tears for Fears, cantata da Elisa Toffoli.
Diletta La Marca