In Francia la nuova era ecologica dei trasporti

Cambio di rotta in vista?

È notizia di queste settimane che la Francia voglia definitivamente implementare la legge che vieterebbe i viaggi in aereo le cui tratte possono essere percorse in treno. L’obiettivo è di ridurre le emissioni inquinanti nell’aria in tutto il territorio nazionale, come previsto dalle più recenti norme in materia dell’Unione Europea.

Questa misura fa seguito alle disposizioni contenute nella “Loi pour le Climat”, adottata nel 2021 con l’obiettivo di far diventare la Francia un paese modello ed eco-friendly. Così facendo, le disposizioni contenute nell’Accordo di Parigi e nel New Green Deal Europeo verrebbero adottate più facilmente.

Nuove politiche per incentivare l’uso di mezzi meno inquinanti

Per il  settore dei trasporti, l’obiettivo principale di questa legge è di introdurre nuove politiche che incentivino l’uso di mezzi meno inquinanti. A tal proposito, il ministro francese per la transizione ecologica, Barbara Pompili, ha dichiarato che “i trasporti sono la causa principale dell’effetto serra altissimo in Francia, che ogni anno causa la morte di circa 40.000 persone a livello nazionale”. Quindi, l’adozione di misure atte a decarbonizzare il settore dei trasporti francese è una priorità politica nazionale.

Una decisione che, qualora fosse adottata definitivamente, sarebbe destinata a cambiare radicalmente i modi, le abitudini e gli spostamenti dei francesi. Infatti, il testo del 2021 rappresenta proprio una svolta decisiva verso un minor utilizzo degli spostamenti nazionali in aereo. Gli obiettivi principali che tale legge si prefigge di realizzare sono la cancellazione dei voli interni che coprono un viaggio di 2h30 massimo, e l’obbligo di compensare le emissioni di carbonio per tutti i voli nazionali. 

Cosa ci dicono i dati

Per spiegare meglio questa legge, si possono prendere ad esempio alcuni dati. Al giorno d’oggi, per effettuare un viaggio da Parigi a Nantes, due città che distano circa 400 km l’una dall’altra, con un volo AirFrance si impiega mediamente 1h, mentre con il TGV (Treno ad Alta Velocità) il tragitto dura 2h e 20 minuti. Lo stesso discorso vale, ad esempio, per la distanza tra Lione e Bordeaux, che è di circa 550 km.

In base a questi dati, potrebbe risultare sconveniente per i francesi prendere il treno, ed in questo caso la scelta ricadrebbe automaticamente sull’ aereo o sull’automobile: così, si contribuirebbe ad aumentare in modo considerevole le emissioni di CO2 nell’aria causate dall’autotrasporto. Ed i dati riguardanti gli spostamenti in aereo su scala nazionale, purtroppo, confermano queste affermazioni. Nel 2021, pochi mesi dopo l’adozione della ormai famosa legge nazionale sul clima, le statistiche ed i dati sul trasporto aereo in Francia hanno registrato una decrescita del 5,6%, rispetto ai livelli del 2019 e pre-pandemia. Questo è un chiaro segnale della crisi che stanno vivendo tutti gli aeroporti francesi: nei primi mesi del 2022, le autorità hanno imposto costi e tassazioni sempre più elevate ai gestori degli aeroporti, contribuendo così ad un drastico calo del numero di passeggeri transitati al loro interno. Questo fa seguito ad un periodo in cui le emissioni di CO2 legate al trasporto aereo erano calate drasticamente a causa della pandemia del Covid-19. Per la Francia, la riduzione era stata del -55,4%.

Il caso delle ferrovie

Diverso sembra essere il caso delle ferrovie, che sono totalmente controllate dalla SNCF (Società Nazionale delle Ferrovie Francesi). Qui, a livello nazionale, si possono contare in totale 42.000 km, di cui 1.500 ad alta velocità e circa 14.500 a linea elettrificata. Inoltre, il numero dei passeggeri, nel 2021, ha registrato un aumento dell’8% rispetto al biennio 2019-2020, arrivando ad un totale di poco più di 16 milioni. Pur essendo questo dato importante in termini economici e statistici, la Francia si presenta ancora molto indietro rispetto ad altri paesi europei come l’Italia o la Germania, i cui numeri di passeggeri ferroviari sono aumentati in modo più considerevole. 

Proprio per colmare questo gap, la SNCF ha adottato una serie di iniziative a livello nazionale per incentivare l’uso del treno, sull’onda dello “European Year of the Rail”, come ad esempio l’anniversario dei 25 anni di attività del servizio Thalys, un treno veloce che permette di raggiungere Bruxelles ed Amsterdam da Parigi in tempi rapidi.

Un’iniziativa davvero ambiziosa e dal potenziale enorme. Riuscirà davvero la Francia ad essere un esempio “climate-friendly” per i trasporti di tutta Europa?