Patrie di fiabe e leggende, tra dicembre e gennaio le città tedesche si accendono di nuova vita per regalarci spettacoli e odori pronti a farci tornare bambini. Infatti, dobbiamo alla Germania e alle sue tradizioni alcuni dei simboli che maggiormente ci riportano con la mente al periodo natalizio, con le sue atmosfere calde e luccicanti.
L’albero di Natale e la sua storia
Una di queste è quella dell’albero di Natale, oramai diffusa in tutto il mondo. Il rito di addobbare l’albero – in particolare l’abete – affonda le sue radici nelle religioni pagane. Ad esempio, i Celti lo onoravano in alcune cerimonie in quanto simbolo della vita.
È però in Germania che assume la forma e il significato che noi conosciamo e, per molto tempo, viene considerata dai cattolici come un’usanza prettamente protestante. Leggenda vuole che per coprire un angolo vuoto di una delle sale del suo castello, nel 1611 la Duchessa di Brieg avesse fatto portare all’interno dell’edificio uno degli abeti adornati.
L’albero di Natale appare poi per la prima volta in un’opera letteraria nel 1774, grazie a Johann Wolfgang von Goethe e al suo “I dolori del giovane Werther”. Diventa però estremamente popolare in Europa grazie al principe Alberto di Sassonia, che lo regalò alla moglie Vittoria. La regina ne fu così entusiasta da farne pubblicare un’immagine sulla celebre rivista “Godey’s Lady’s Book”.
Le ghirlande dell’Avvento ed i Krampus
Un’altra tradizione estremamente comune sono le ghirlande dell’Avvento (Adventskränze). Un po’ come i calendari – sempre di origine tedesca – scandiscono le settimane precedenti il 25 dicembre. È infatti composta da quattro candele rosse, da accendere una ogni domenica d’Avvento.
Così come i bambini in Italia sperano di non ricevere carbone dalla befana la notte tra il 5 ed il 6 gennaio, quelli tedeschi invece si augurano invece di non dover avere a che fare con i Krampus la sera del 5 dicembre (Krampusnacht).
I Krampus sono dei diavoletti travestiti che accompagnano Sankt Nikolaus durante la parata in cui distribuisce i doni. Una volta calato il buio hanno un secondo compito, quello di punire i “cattivi”. Ancora oggi in Germania, specialmente in Baviera, si svolgono sfilate nel periodo dei mercatini di Natale durante le quali i Krampus si aggirano accompagnati dal rumore dei campanacci. ( qui Chiara Andreazza ne parla in un approfondimento sulle tradizioni austriache)
Da Nikolaus a Babbo Natale
Nikolaus, figura centrale delle tradizioni tedesche e del nord Europa, è probabilmente la personalità che ha ispirato e dato vita a Babbo Natale. Vestito da vescovo e con la sua lunga barba bianca ha il compito di portare dolciumi e regali ai bambini, che lasciano per lui un piattino o gli stivali lucidati fuori dalla porta.
Si pensa che questa tradizione abbia origine da una delle leggende su Sankt Nikolaus. Si racconta che Nikolaus fosse venuto a conoscenza di un uomo povero, che voleva far prostituire le sue tre figlie, perché non possedeva abbastanza denaro per darle in sposa decorosamente. Per questo, decise di gettare dell’oro nella casa del poveruomo per tre notti consecutive, cosicché le tre ragazze avessero una dote per il matrimonio.
Weihnachtsmarkten o “Mercatini di Natale”
Dicembre è anche il mese dei mercatini natalizi, i Weihnachtsmarkten, che abbelliscono da secoli le piazze delle città tedesche. Le casupole di legno accolgono artigiani e ogni tipo di cibo e bevanda tradizionale. Come il Gluhwein, vino cotto, speziato e servito in tazze decorate, o le Kartoffelpuffer, frittelle di patate, accompagnate dalla purea di mele.
Che sia lungo un fiume o tra i grattacieli è impossibile non respirare l’atmosfera fiabesca che il Natale in Germania e le sue tradizioni riescono a regalare, frohe Feiertage!
A cura di Andrea Romeo