Ultima plenaria al Parlamento europeo prima delle elezioni dell’8 e 9 giugno, che si preannunciano decisive per il riassetto degli equilibri in tutta l’Unione. Una delegazione di Europhonica composta da Alice Plata, Simone Matteis e Lorenzo Onisto è arrivata a Strasburgo per seguire gli ultimi lavori della legislatura 2019-2024. Si preannunciano giorni molto intensi, con gli eurodeputati chiamati a votare 89 diversi atti legislativi: proviamo a fare il punto sulle questioni più importanti nell’agenda del Parlamento.
Ucraina, ecodesign, contrasto alla tratta di esseri umani
La Plenaria di Strasburgo accoglierà a partire da lunedì 22 e fino a giovedì 25 aprile una serie di dibattiti e votazioni su numerose questioni, a cominciare dalla riparazione di beni e oggetti: si tratta di una misura che introduce il diritto, per i consumatori all’interno dell’Ue, di chiedere la riparazione di prodotti secondo le disposizioni previste dal diritto europeo a loro tutela.
In relazione al contrasto al traffico di esseri umani e al lavoro forzato, il Parlamento valuterà una serie di norme più severe per il contrasto a qualsiasi forma di violenza e di lavoro non retribuito. Nel primo caso, è prevista una pena da un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni di reclusione. Nel secondo, invece, tutti i prodotti che verranno realizzati con questa pratica saranno tolti dal mercato europeo. Previste inoltre delle sanzioni per le imprese che non applicheranno tali disposizioni.
Nuove misure commerciali verso l’Ucraina: il Parlamento voterà l’estensione e la liberalizzazione degli accordi a sostegno di Kiev, validi fino al 5 giugno 2025. Tali misure prevedono una liberalizzazione temporanea dell’importazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti dai territori ucraini all’interno dell’Unione Europea. Nuove regole per il cosiddetto “ecodesign”: in tema di progettazione sostenibile, il Parlamento punta ad adottare nuove misure finalizzate al miglioramento della qualità e della durata dei prodotti europei, così da renderli più sostenibili e riciclabili.
Violenza di genere, lavoro digitale, disabilità e organismo etico
In Plenaria si voterà la prima legge a livello europeo sulla violenza contro le donne: d’ora in avanti, i matrimoni forzati e altre forma di violenza di genere rientreranno nell’ambito degli “eurocrimini”. Diritti ma anche questioni economico-finanziarie: la nuova normativa anti-riciclaggio ha come obiettivo anche quello di contrastare il finanziamento al terrorismo e l’evasione delle sanzioni. Gli europarlamentari valuteranno poi una nuova serie di norme che consentiranno ai cittadini europei di intraprendere azioni legali nel caso in cui la loro salute venga danneggiata dall’inquinamento ambientale.
Ancora, l’Emiciclo discuterà l’adozione di una nuova carta della disabilità valida in tutta l’Unione europea: l’obiettivo è favorire gli accessi nelle strutture ricettive e all’interno dei parcheggi a loro riservati. Si affronterà poi il tema degli imballaggi, con l’approvazione di una normativa sulla loro riciclabilità, sicurezza e efficienza di raccolta. Alla situazione dei riders e dei lavoratori delle piattaforme digitali sarà dedicato un ampio spazio attraverso la discussione di norme specifiche che puntano a migliorare le loro condizioni di impiego. Fra i temi in agenda per giovedì 25 aprile, ultimo giorno di plenaria, il Parlamento si esprimerà infine sull’organismo etico dell’Unione europea, una commissione indipendente per le istituzioni europee, e poi sull’industria a zero emissioni nette, ambiziosa iniziativa maturata nell’ambito del Green Deal europeo.
Dall’Iran a Hong Kong, l’Ue guarda oltre i suoi orizzonti
All’interno di un’agenda fittissima prima delle elezioni del prossimo 8 e 9 giugno, l’Eurocamera affronterà anche diversi temi legati a questioni geostrategiche, intese sotto la lente dei diritti e del rispetto delle dinamiche democratiche. Si parte dal Medio Oriente, con l’Aula che dibatterà sull’attacco dell’Iran contro Israele e sulla strage di civili nella Striscia di Gaza in presenza dell’Alto Rappresentante per gli affari esteri, Josep Borrell. Spazio poi alla delicata situazione della Georgia, dove la legge contro gli agenti stranieri proposta dal partito di maggioranza Georgian Dream ha riacceso le proteste di piazza a favore dell’ingresso nell’Unione.
A vent’anni dal grande allargamento del 2004 che ha aperto le porte dell’Europa a Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, sul tavolo del Parlamento ritorna il tema del rispetto dello stato di diritto a Budapest e della crescita nei Balcani occidentali. Allargando lo sguardo, si parlerà infine anche della repressione della società civile in Azerbaijan, dell’emergenza legata alle mutilazioni genitali femminili in Gambia e della nuova legge sulla sicurezza promulgata a Hong Kong.
A cura di Simone Matteis e Lorenzo Onisto