Il Festival dei Boomer: storia di Sanremo

Sanremo è alle porte. Manca davvero pochissimo a questa 70esima edizione. Vi avevamo già deliziato con le 5 cose da fare durante il Festival , ma cos’è stato e cos’è oggi il Festival della Canzone Italiana?

Nelle 70 edizioni trascorse dalla prima, datata 1951, ad oggi, ne sono cambiate di cose. Nato dall’idea dell’allora direttore artistico del casinò di Sanremo, Angelo Nicola Amato, e il giornalista radiofonico Angelo Nizza, la prima edizione vide la partecipazione di soli tre concorrenti: Nilla Pizzi (vincitrice con Grazie dei Fiori), Achille Togliani e il Duo Fasano. I primi quattro anni il Festival è stato trasmesso in diretta radiofonica, per poi approdare in televisione nel 1955 e raggiungere l’Eurovisione nel 1958.

Durante il decennio degli anni ’60 il Festival visse il suo periodo di massimo splendore. Alla conduzione di Mike Bongiorno si affiancarono le esibizioni di Gigliola Cinguetti, Iva Zanicchi, Massimo Ranieri e Adriano Celentano (che rinfrescò e svecchiò la rigidezza delle esibizioni passate) e molti altri, raggiungendo il culmine artistico, che non è mai più stato eguagliato.

Sanremo è sempre stato lo specchio del nostro paese. Se durante i Sessanta lo spirito vitale successivo al boom economico permeava musica, scenario e risposta del pubblico, negli anni Settanta, quelli della paura e delle stragi terroristiche, lo scintillio della kermesse era un’ipocrisia. Si sentiva il bisogno di cambiare, rinnovare l’immagine cercando di confinare, almeno apparentemente, i problemi reali. Così dalla Sala Grande del Casinò ci si spostò al Teatro Ariston e il palco fece spazio anche ad artisti internazionali, esperimenti nella conduzione (il periodo d’oro si è raggiunto con le 13 edizioni condotte da Pippo Baudo, uomo simbolo dell’Ariston) e l’anima da varietà che caratterizzò il ventennio ’80 anni 2000.

Negli ultimi vent’anni il Festival ha cercato di fungere da rampa di lancio per artisti emergenti, risultando però una sorta di caricatura di sé stesso. Dopo altrettanti alti e bassi che vanno a sommarsi a quelli del secolo scorso, (ma teniamo conto che perdere ascolti in favore del Grande Fratello potrebbe considerarsi un punto di non ritorno) si è solo affermato come spalla dei sempre più dilaganti talent show. Solo recentemente c’è stata una ripresa a seguito di un investimento non indifferente fatto nella categoria delle giovani proposte (Sanremo Giovani), che hanno visto trionfare alcune delle voci più conosciute della penisola. 

Ovviamente non sono mai mancati gli scandali, che hanno accompagnato (e lo fanno ancora) circa ogni edizione del Festival. La terribile notizia del suicidio di Luigi Tenco a seguito dell’eliminazione dalla finale nel 1967 è di sicuro una delle pagine più nere di questa brillante storia. Ma altri episodi sono sicuramente più divertenti, come la performance in playback dei Queen del 1984, spalline cadute, baci di 45 secondi tra i conduttori, censure di canzoni, la rivolta degli orchestrali, proteste infantili e tatuaggi in posti a cui il pubblico, tradizionalmente considerato conservatore e bigotto, dell’Ariston non è abituato (e sì, non parliamo solo di quelli in faccia).

L’edizione che porta il numero 70 di fianco al nome non è ancora iniziata e già fa discutere e parlare di sé. In modo negativo si intende. Ha fatto discutere l’annuncio a sorpresa dei 22 big da parte del conduttore Amadeus (a cui se ne sono aggiunti 2 “in corsa”), hanno fatto discutere i nomi annunciati (su tutti Elettra Lamborghini), hanno fatto scandalo le dichiarazioni sessiste sulla scelta delle ospiti sul palco e la critica a Junior Cally e sembra quasi che la “droga” cantata da Achille Lauro l’anno passato sia ormai un ricordo lontanissimo. Ma è anche per questi motivi, ma pure per tanti altri che non stiamo qui a spiegare, che il Festival è così amato e seguito da tutti, grandi e piccini e non più solo in radio o in tv, ma con l’aiuto e il bombardamento mediatico da parte dei social. Siamo tutti il pubblico del Festival, anche se inconsapevolmente, perché si sa Sanremo è Sanremo!

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