Il rock è morto e il pop balla sulla sua tomba

È l’eterna domanda che gli appassionati musicologi si fanno: meglio il Pop o il Rock? “Si, ma il Pop è troppo commerciale” “Si ma il Rock chi lo ascolta più ormai.”

Chi ha davvero ragione? Non ci sono tanti dubbi sul dire che il Pop è sempre stato molti passi avanti a tutti gli altri generi. Abbiamo sempre ascoltato Pop e ogni artista nella sua carriera ha fatto almeno un pezzo Pop. Basta accendere una radio o guardare le nostre playlist sul telefono, è una musica che conosciamo e riconosciamo, è accogliente e la prediligiamo. Certo, lo negherete sempre per sembrare più interessanti, ma nella solitudine della vostra camera e con la spazzola davanti allo specchio è Cremonini quello che cantate con un po’ di Lady Gaga.

E il Rock? Bè, il Rock è morto. Ha avuto il suo tempo, ha tirato fuori grandi capolavori e artisti che hanno fatto la storia della musica, ma non si può vivere di ricordi. Ormai è difficile fare qualcosa di originale in questo campo e il Rock oggi lo ritroviamo più che altro in moltissimi brani classificati come Poprock. Come tutte le cose ha provato ad evolversi e guarda caso, mischiandosi proprio con suo acerrimo nemico. Al massimo si può dire che sopravvive, come movimento sociale e moda giovanile, solo in una sua gloriosa e aurea nicchia grazie alla devozione dei pochi fan rimasti.

Nati e cresciuti insieme, i due generi hanno avuto grande fortuna nello scorso millennio, poi le loro strade si sono divise, il Pop è riuscito a sopravvivere alla grande e si è imposto sopra tutti gli altri, sul mercato musicale di tutto il mondo, il Rock invece, è morto e non c’è quasi più nessuno che gli porta i fiori.