INTERVISTA DOPPIA a Venezia: Ca’ Foscari e IUSVE Cube Radio

Tornano anche nel 2020 le Interviste doppie ai responsabili musicali delle radio universitarie Italiane. Protagoniste di quest’oggi le radio della Serenissima IUSVE Cube Radio e Radio Ca’ Foscari, in un frizzantissimo derby in vista del FRU 2020.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Elias Manzon (IUSVE Cube Radio) e Nicolò Groja (Radio Ca’ Foscari).

– Qual è l’aspetto più bello dell’essere responsabile musicale?

Elias Manzon: Sicuramente l’aspetto più bello è poter essere d’aiuto agli studenti nel consigliar loro la migliore colonna sonora adatta al loro format, oppure la canzone giusta che può accompagnare le tematiche da loro trattate.

Nicolò Groja: L’aspetto più bello è ascoltare e scoprire tanta nuova musica. Musica che a volte è terribile, a volte bellissima, ma che nell’insieme ci permette di accorgerci di quello che succede sia nel panorama nazionale che in quello interazionale.

– In percentuale, quanta musica comprate e quanta vi viene mandata direttamente dagli artisti o dalle loro agenzie?

Elias: La maggior parte della nostra musica viene caricata nel palinsesto grazie alle cartoline digitali inviateci dagli artisti. Molte volte, però, sono gli studenti stessi a voler portare la loro musica oppure a voler scegliere la loro canzone. In quest’ultimo caso, la musica viene comprata attraverso iTunes. 

Nicolò: La quasi totalità del nostro database arriva direttamente da agenzie, artisti ed etichette discografiche.

– Avete, all’interno del vostro palinsesto, un format dedicato esclusivamente alla musica?

Elias: Non abbiamo mai avuto un format esclusivamente dedicato alla musica. Molti studenti si sono impegnati a portare in radio gli artisti che conoscevano, sia per sperimentare nuovi generi, sia per dare visibilità a chi per la musica ha molta passione ma che, per svariati motivi, non ha le possibilità che hanno i grandi artisti di ottenere visibilità. 

Nicolò: Sì, ne abbiamo e ne abbiamo avuti più d’uno, tanto diversi da rendermi difficile fare una lista esaustiva. Abbiamo trattato temi vari: dalla segnalazione di nuove uscite ai live acustici, dagli approfondimenti monografici alle interviste, dagli ascolti guidati ai rapporti tra musica e arti-psicologia-società. Abbiamo poi coperto negli anni molti generi differenti con i diversi format: rock, pop, jazz, soul, classica etc.

– Credi che la scelta musicale della tua radio in qualche modo rispecchi la sua personalità?

Elias: Cube Radio nasce come radio caratterizzata da un’anima pop. E questa viene rispecchiata anche nella sua voce, ovvero nei format e nella musica. 

Nicolò: Assolutamente sì. RCF è una realtà molto eterogenea e così è la sua rotazione musicale.

– Come definiresti il vostro rapporto con la scena musicale Veneziana?

Elias: Cube Radio nasce e convive da sempre con il territorio di Venezia. Un territorio in grado di suscitare suggestioni uniche e la nostra radio non può che rispecchiarle nella sua totalità. 

Nicolò: Proviamo a dare spazio a musicisti che gravitano attorno a Venezia e in Veneto, sia con puntate dedicate, sia inserendo i brani più interessanti in rotazione. Facciamo del nostro meglio per dare un po’ di voce ai progetti che ci sembrano validi (e per fortuna non ne mancano!).

– Tra pochi mesi il FRU arriverà a Venezia e sarà organizzato proprio da voi e dai vostri “rivali”, diteci qualcosa in Veneziano per convincerci a non mancare.

Elias: Cube Radio non ha “rivali”. Il rapporto di amicizia è sottinteso a tutte le “colleghe” radio universitarie, compresi gli amici di Venezia, con cui abbiamo un rapporto splendido e ci stiamo confrontando per l’organizzazione del nuovo FRU2020. Non posso lasciarvi una parola in veneziano ma ve ne lascio una in friulano, essendo io stesso di Pordenone: “Mandi”, un saluto friulano che significa anche benvenuto/bentrovato. Un augurio a tutti gli amici di RadUni che ci raggiungeranno da tutta Italia.

Nicolò: Dai che ‘ndemo!