L’arrivo a Sanremo, le luci del teatro Ariston, il red carpet che attraversa la città lungo una enorme passerella che parte da piazza Colombo. Sopra la città dei fiori il sole è alto e abbiamo un compito preciso: fare interviste, fotografare, strappare un saluto ai protagonisti dell’edizione 2020 del Festival di Sanremo. Dopo una chiacchierata telefonica con Walter Pandolfi, bassista dei The Giornalisti e Piero Gallo, uno dei direttori d’orchestra, incrociamo Leo Gassman, I PanPers e il Pancio. Alle 15 la prima conferenza pubblica a Casa Siae: Mogol viene accerchiato dai giornalisti e dialoga con il direttore generale della Siae Gaetano Blandini e il sindaco Alberto Bianchieri. Ma a fare emozionare è la presenza di Paolo Palumbo, il più giovane malato di SLA d’Europa, che si presenterà sul palco di Sanremo mercoledì 5 febbraio con il brano “Io sono Paolo”. Nel pomeriggio intercettiamo gli umori del pubblico e ci facciamo rilasciare i primi pronostici. Intanto al Lolli Palace Hotel incontriamo Fasma (qui e qui), una delle rivelazioni delle nuove proposte. Ancora increduli e carichi di adrenalina, concludiamo questa incredibile giornata nel nostro quartiere generale con patatine, coca cola e Tv accesa sulla prima puntata del Festival.
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