Di Sarah Penge e Marco Dalla Pria
Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto la sua sui temi caldi che caratterizzano Campus Party Italia: giovani, innovazione e tecnologie al servizio delle città metropolitane.
D’altronde, in qualità del ruolo che ricopre, non poteva non evidenziare l’avanguardia milanese e portare la “locomotiva dell’Italia” come esempio di città ideale del futuro, di smart city, durante la presentazione del suo libro “Milano e il secolo delle città“.
Cosa si intende per smart city? Come si legge nell’enciclopedia online: “[…] in urbanistica e architettura è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici così damettere in relazione le infrastrutture materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita […] grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni […]”
Ma allora ci viene da chiedere, perché Milano è una smart city? Per diversi motivi, ma principalmente per l’efficienza dei trasportipubblici, dell’alta densità di start up e per l’influenza che l’Europa ha sulla città stesse.
Proprio a riguardo dei trasporti pubblici, il sindaco ha definito ‘coraggioso’ l’obiettivo che lui e l’amministrazione comunale si sono posti per gli anni a venire: la Low Emission Zone vieterà l’ingresso in città alle automobili diesel inferiori all’indicatore euro 3, e il limite crescerà col passare degli anni, il tutto con l’obiettivo di rendere più green la città meneghina.
E anche per stare al passo con le direttive europee date da HORIZON 2020 che Milano si sta muovendo in questo senso. Anche se la direzione presa è quella verso MILANO 2030: “dalla riqualificazione degli scali ferroviari alla riapertura dei navigli, dal futuro di Città studi e delle università di Milano, alla M4 e la Circle line, dal progetto per il grande parco metropolitano ai nuovi parchi cittadini, dal piano sulla casa a quello per le piazze, i tre incontri offriranno un quadro d’insieme di una città che vuole crescere in maniera sostenibile e inclusiva, a partire da un grande lavoro di ricucitura territoriale tra centro e periferia, per estendersi oltre i suoi confini in un’ottica di Città metropolitana.“
Ma ci sono anche degli aspetti da migliorare. Primo fra tutti – e Sala non si fa problemi a dirlo – sono le poche soluzioni abitative a basso costo per gli studenti universitari. La città ha dalla sua un’ampia offerta formativa; sono molte infatti le università e gli istituti che grazie alla loro buona offerta formativa attirano molti studenti fuori sede e dall’estero.
Sempre in ambito universitario, il piano 2030 si propone di progettare e realizzare, per il futuro, dei campus universitari per Statale, Bocconi e Cattolica – un altro passo verso la città del futuro.
Grazie a tutti questi buoni propositi Milano risulta la città metropolitana che in Italia risulta prima in termini di attrattività di investitori stranieri questo è un aspetto che non va trascurato, anzi, potrebbe dare linfa vitale ad una locomotiva che già di suo sta portando il nostro bel paese verso il futuro.