Un volume che contiene aneddoti sulle canzoni e raccoglie tutti i testi di Francesco De Gregori, curato da Enrico Deregibus con la supervisione del cantautore romano
“Francesco De Gregori: I testi, la storia delle canzoni” è questo il titolo del recentissimo volume di oltre 720 pagine scritto e pubblicato il 30 settembre 2020 da Giunti Editore. Mi permetto di osare e affermare che il presente “tomo musicale” è stato scritto a due mani e quattro orecchie; le mani sono quelle del direttore artistico e affermato giornalista piemontese Enrico Deregibus, le orecchie sono anche quelle del nostro invidiabile cantautore romano di fiducia.
Nonostante il carattere restio e poco favorevole alle collaborazioni di qualsiasi tipo, questa volta De Gregori accetta di riascoltare con minuziosa attenzione tutte le sue canzoni scritte dagli albori della sua storia in musica fino al giorno d’oggi; dall’esordio a soli ventuno anni accompagnato dall’amico Antonello Venditti dell’album “Theorius Campus” fino al 2015 con “De Gregori canta Bob Dylan- Amore e furto”.
Se vi state chiedendo il motivo di questa, quasi misteriosa accettazione da parte dell’artista al progetto di Deregibus vi interesserà sapere che siamo chiamati in causa proprio noi, abilissimi fruitori e scrittori digitali. De Gregori infatti, si è reso conto che sulla rete serpeggiano in numerosi siti i testi delle sue canzoni e non sempre tutte le parole sono trascritte correttamente, ed anzi a volte i sensi dei testi vengono stravolti.
Lo stesso cantautore ha raccontato ad un incontro avvenuto a Roma con Deregibus un aneddoto molto divertente a riguardo; si trovava a dover cantare “La storia” tratta dall’album “Scacchi e tarocchi” del 1985 e non ricordando precisamente il testo aveva deciso di cercarlo online. La frase “nessuno si senta offeso” si era magicamente tramutata in “nessuno si senta un fesso”. Vanno benissimo le signora “libertà” e la signorina fantasia”, come direbbe il nostro vecchio Faber, ma bisogna stare attenti a non sorpassare il limite consentito.
I testi di Francesco De Gregori sono infatti molto densi di significato, un significato spesso celato dalle ingegnosissime metafore frutto di un lavoro minuzioso. L’opera di Deregibus, per cercare di ovviare ai sopracitati problemi di trascrizione, riporta per iscritto tutti i testi delle canzoni del cantautore romano revisionati in prima persona da quest’ultimo. Nonostante la corpulenta mole, in definitiva il volume si lascia leggere con una insospettabile scorrevolezza, dovuta anche all’aggiunta di simpatici aneddoti rilasciati da De Gregori stesso durante le sue molteplici interviste.
Francesca Rodolico