75esimo Festival di Sanremo: facciamo il punto sulla quarta serata

Nel giorno di San Valentino, sul palco dell’Ariston va in scena la serata dei duetti, uno dei momenti più attesi del Festival, capace di sospendere per un attimo la logica della gara.

Gli artisti si esibiscono uno dopo l’altro, intervallati solo da brevi momenti di comicità affidati ai due co-conduttori della serata, Geppi Cucciari e Mahmood. Sì, solo loro due, perché Carlo Conti si concede poco allo scherzo. Il risultato è una progressione lineare di performance, scandita da queste rare incursioni ironiche che restano confinate ai due co-conduttori. Che sia per indole o per timore di uscire dal seminato, Conti sembra evitare accuratamente di lasciarsi andare, mantenendo la serata su binari prevedibili. 

Il cuore della serata

Ma parliamo del vero fulcro di questa serata, forse la più affascinante di ogni Festival. I cantanti portano sul palco duetti emozionanti, riscoprendo e riarrangiando brani storici della musica italiana e internazionale. Ogni esibizione è un incontro tra voci, generi e sensibilità diverse. Alcune convincono pienamente, altre meno.

A rompere il ghiaccio è stata Clara, sulle note di The Sound of Silence (Simon & Garfunkel) con Il Volo. Una parola per descrivere la loro esibizione? Perfetta. Clara non sfigura accanto ai due tenori e al baritono, portando a casa una performance pulita ed elegante. Il lato emotivo non manca, anche se il dubbio che sia merito della canzone stessa resta.

Il duetto più atteso della serata? Lucio Corsi con Topo Gigio in Nel blu dipinto di blu di Modugno. Un tuffo nostalgico che richiama lo Zecchino d’Oro, ma che, nonostante le premesse curiose, non lascia un segno indelebile. Corsi, però, conquista la seconda posizione della serata.

A scompaginare un po’ la scaletta ci pensano Bresh e Cristiano De André con Crêzu de mä, uno dei brani più celebri di Fabrizio De André. Un duetto delicato ed emozionante che porta il dialetto genovese sul palco dell’Ariston. L’esibizione viene ripetuta tre volte a causa di problemi tecnici: il microfono di Bresh era spento. Meritano un 10 solo per la difficoltà di affrontare una situazione simile in diretta.

Tra gossip e musica

La musica passa in secondo piano con Fedez e Marco Masini, che cantano Bella stronza. L’esibizione è intensa, con un Fedez visibilmente emozionato e tremante, ma l’attenzione viene fagocitata dal gossip. Con strofe riscritte e rappate, Fedez conferma le voci su una sua relazione extraconiugale. Se da un lato il Festival è sempre attraversato dai pettegolezzi, dall’altro sarebbe bello che a parlare fosse solo la musica.

La revenge di Arisa

Un po’ di pepe arriva con la revenge di Arisa, scartata da questo Sanremo, che duetta con Irama. Avvolta in un look total black alla Morticia Addams, Arisa si riprende con grinta il palco dell’Ariston con Say Something di A Great Big World. La canzone si adatta perfettamente alla vocalità di Irama, che ne esce valorizzato, mostrando tutta la sua espressività.

Chi ci ha convinto

Brunori Sas, a cui la nostra Francesca Franzè ha potuto rivolgere una domanda in sala stampa, si aggiudica il quinto posto della classifica. Con Riccardo Sinigallia e Dimartino, il cantautore calabrese omaggia Lucio Dalla con L’anno che verrà. Una performance intima e semplice, che conferma la sua sensibilità.

Francesca Michielin e Rkomi si cimentano in La nuova stella di Broadway, mischiando le loro vocalità con delicatezza. Rkomi, dopo un inizio un po’ incerto, recupera subito, creando un perfetto equilibrio con Francesca.

Elodie e Achille Lauro puntano sullo show. Sulle note di A mano a mano e Folle città, la loro complicità è palpabile. A fine esibizione, Lauro trattiene a sorpresa Elodie per dedicarle Ancora di Mina. Lei, imbarazzata, cerca di trascinarlo dietro le quinte, lasciandoci con un sorriso e movimentando la serata.

Chi non ci ha convinto

Tony Effe e Noemi portano la tradizione romana con Tutto il resto è noia di Franco Califano. Il problema? Tony Effe scompare di fronte a Noemi, che regge da sola l’intera esibizione. Se con Michielin e Rkomi avevamo visto un perfetto equilibrio, qui si avverte un forte squilibrio.

Concludiamo questa breve carrellata con le due regine della serata: Giorgia e Annalisa. Un primo posto forse scontato, ma meritato, grazie alla loro intensa interpretazione di Skyfall di Adele.

Con la serata dei duetti siamo al giro di boa: non resta che aspettare la proclamazione della canzone vincitrive. Tra conferme e sorprese, la corsa alla vittoria è ancora aperta.

Noemi Giacci