“Addò se va” e “Tu”: I Foja verso un nuovo album

“Addò se va” e “Tu”, due canzoni che anticipano il nuovo album dei Foja.

A quattro anni dall’uscita del precedente disco “O treno che va” e a un anno dal cofanetto celebrativo del loro decennio di carriera, i Foja composti Dario Sansone, Giovanni Schiattarella, Giuliano Falcone, Ennio Frongillo, Luigi Scialdone e Daniele Chessa, tornano con nuova musica e lo fanno con la pubblicazione in contemporanea di due singoli, in attesa del loro nuovo album, che sarà composto da ben 12 canzoni, la cui uscita è prevista nei prossimi mesi.

L’album sarà caratterizzato come sempre dal loro folk sporco, contaminato, ma al passo con i tempi e i nuovi suoni, adattandolo anche al momento storico in cui viviamo che, nel bene o nel male, ha decisamente cambiato il modo di comporre e registrare la musica.

«Il nostro viaggio artistico continua sempre all’insegna della ricerca e della sperimentazione senza mai tradire la nostra essenza musicale. Continuiamo a puntare gli occhi ed il cuore al racconto di questi anni di stravolgimenti sociali e come sempre alle emozioni legate al sentimento universale dell’amore. È innegabile che i nostri lavori risentono del quadro sociale ed emotivo in cui viviamo. Per noi uscire con questi due singoli e con i relativi video è un messaggio di r-esistenza, di amore, e desiderio di libertà».

I brani con cui i Foja presentano il prossimo arrivo del nuovo album, raccontano di due tematiche diverse, ma che, però, sono strettamente connesse tra loro. ”Addo se va“, il cui videoclip è stato lanciato poche ore fa, potremmo definirlo un vero e proprio sfogo, un urlo molto esplicito lanciato da tutti quelli che come loro vogliono vivere di poesia, tuttavia “chi vuole campare di poesia si fa male!”. La band, infatti, proprio qui chiede di continuare a porre domande, quando le cose non sono andate bene come si sperava, e di non accettare tutto quello che ci viene proposto, capendo bene cosa succede attorno a noi, anche perchè “quando non fai più domande va bene chi ci comanda”.

 “Tu” invece è il canto opposto: passata la rabbia nasce un racconto che racchiude in sé un vero e proprio messaggio di speranza, di voglia di riacquistare la socialità che manca, quella fatta di abbracci e di contatti, insomma quella che elimina tutta la distanza a cui ci siamo dovuti abituare.

Daniela Paparone