Andare contromano con Junior V

Avete presente quando prendete la macchina, alla fine di luglio, e decidete di partire per il mare insieme ad una persona cara, facendovi un viaggio mediamente lungo che va da un luogo non identificato della pianura Padana fino alla costiera ligure perché, bisognerà ammetterlo, da quelle parti il mare ligure è il migliore? Ecco, ho ascoltato ‘Calamita’ di Junior V con quelle vibes.

Junior V, nome d’arte di Vincenzo Stallone, classe 1998, si è appassionato alla musica a soli 9 anni suonando sia la chitarra che il basso. Le sue influenze sono ampie, ma incomincia ben presto ad affacciarsi al mondo del reggae. Esordisce a solo diciassette anni con il suo singolo ‘Key of process’ duettando con il cantante giamaicano Mark Wonder; a seguito c’è stata la pubblicazione del suo primo album ‘Running on Jah Way’ e la realizzazione di un EP ‘Stop Discrimination’ con Sista Awa. L’EP è stato prodotto da Bonnot e questo l’ha portato ad esibirsi, in maniera internazionale, al Brixton Jamm e l’Hootananny a Londra. Nel 2018 pubblica un nuovo disco ‘My Shelter’ che rappresenta un nuovo percorso musicale; l’artista rielabora le radici reggae per portarle ad un livello successivo, mescolando la sua passione per il folk e il blues.

Calamita’, con la produzione di Leo Pari, rappresenta un po’ l’inizio di un nuovo viaggio che non si sa esattamente quando avrà fine, e nessuna ha la reale curiosità di saperlo ma, piuttosto, la voglia di goderselo lentamente. Difatti, l’autore afferma che durante un lungo pisolino pomeridiano aveva sognato di percorrere una strada sterrata in contromano: dice che era come se avesse “una testa magnetica, e tutti i pensieri negativi erano attratti da essa, e nel vecchio stereo dell’automobile suonava “Feels Like We Only Go Backward” dei Tame Impala”. Per poi, successivamente, svegliarsi di soprassalto e intonare con la chitarra ‘Wonderwall’ degli Oasis, che ha, a detta sua, un riff proibito. Nel nuovo singolo la personalità dell’artista viene fuori al 100% ricordandoci che, probabilmente, non è così negativo andare ‘contromano e pure fuoristrada’.

Testo e grafica di Ludovica Sanseverino