Il Rock è da sempre un genere unico nel riuscire trasmettere emozioni fino a generare stati d’animo che danno all’ascoltatore la sensazione di essere ogni volta il protagonista di una storia inedita, vissuta realmente sulla pelle grazie al potere della musica; è esattamente ciò che si prova nel cimentarsi in Berlino in silenzio, secondo singolo della band catanese Euphoria, uscito lo scorso 15 marzo.
Sin dalle primissime note di chitarra che caratterizzano l’incipit, il pezzo, scritto da Eugenio Sanfilippo, voce del gruppo, riesce a far emergere un senso di profonda inquietudine, caricando l’atmosfera di attesa e dando la percezione che stia per accadere qualcosa.
La prima parte del brano presenta un arrangiamento molto semplice, dove l’attenzione viene rapita completamente dall’arpeggio della chitarra, che accompagna malinconicamente le parole del testo, composto da vocaboli-chiave che lasciano filtrare un’idea di permanente incompiutezza che genera angoscia e turbamento.
Dopo il primo ritornello c’è una pausa, uno spartiacque netto che spiana la strada alla successiva “esplosione” rock, che fa impennare improvvisamente il livello di pathos e rivela il lato più indomabile dell’anima della canzone grazie al suono distorto della chitarra ed alle notevoli variazioni ritmiche della batteria.
La metrica complessa risalta la crudezza del testo, che per lunghi tratti del brano svolge una funzione puramente narrativa, adattandosi, talvolta, ad uno stile che si avvicina più al parlato che al cantato, soprattutto nella strofa.
Facendo convivere atmosfere diverse in un sound che si presenta inizialmente dolce, per poi diventare prorompente, con la loro Berlino in silenzio gli Euphoria ci offrono un pezzo che ha il suo punto di forza nel saper arrivare dritto al cuore di chi lo ascolta, grazie ad una generale semplicità, comunque molto poetica, che carica di espressività sia le parole che la musica della canzone.
Questo brano aumenta ulteriormente la già grande attesa in vista del primo EP di inediti della band, la cui uscita è prevista per la metà del 2022.
Salvatore Macera