Come ogni anno, anche quest’anno, la redazione di RadUni Musica stila la lista dei migliori album. Tra artisti italiani ed internazionali, ecco a voi la nostra lista speciale, in vista di un 2023 che speriamo possa essere ancora più ricco.
Adrian: Oro Blu – Bresh.
Il nuovo album di Bresh è uscito il 4 marzo e la prima cosa che salta all’orecchio – cosa che con il precedente album non riuscì così bene – è l’incredibile precisione e abilità con cui ha saputo unire la musica rap con la musica d’autore. È un viaggio variegato, pieno di riflessioni e di sfaccettature accompagnate da ospiti che, nonostante la loro diversità, non fanno perdere l’identità principale del disco. Anche per questo motivo, è tranquillamente definibile come il disco della sua maturità artistica. Con la sua profondità d’animo, Bresh ci spinge ad osservare dentro di noi e a guardarci intorno con occhio critico, proprio come ha fatto lui con questo disco.
Chiara: AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO – Manuel Agnelli
Primo album da solista per il frontman degli Afterhours; dieci brani intensi (di cui uno, ovvero ‘la profondità degli abissi’, vincitore di un David di Donatello e di un Nastro d’Argento come migliore canzone originale per il film Diabolik), coinvolgenti e in evidente continuità rispetto a quanto prodotto con la band che l’ha portato al successo, per la gioia dei fan malinconici degli ’80. Infatti, non è un album ‘innovativo’ dal punto di vista della scrittura dei brani, ma l’originalità e la profondità dei testi lo rendono uno dei migliori prodotti che l’alternative rock italiano abbia visto negli ultimi anni.
“Ama il prossimo tuo come te stesso”: un invito sia ad amare il prossimo, ma soprattutto, un invito ad imparare ad amare se stessi, a spingersi ad essere migliori per potersi completamente apprezzare.
Il titolo dell’album è anche titolo del brano di chiusura, da ascoltare rigorosamente in silenzio, da soli, in cuffia.
Ludovica: Fossora – Bjork
L’artista islandese ha rilasciato quest’anno il suo undicesimo album e noi, fan accaniti, non potevamo che esserne più contenti. L’universo da lei descritto in questa sua ultima creazione riprende l’atmosfera rave, costellata di ambientazioni fiabesche e allucinogene, tanto da essere definita come un piccolo ‘folletto islandese’ che si barcamena tra il mondo gabber e funghetti magici. Questo suo ultimo capolavoro rappresenta, in maniera assolutamente decisiva, la sua opera più estrema, fatta di sperimentazioni profonde e nuovi suoni. Con Fossora entrerete in un mondo incantato come non l’avete mai visto prima e vi auguro di perdervici. Ma attenzione, perché potreste non voler tornare ma più.
Salvatore: Special – Lizzo
Anticipato dal successo in pieno stile “Seventies” del singolo About Damn Time, il quarto album della carriera di Lizzo, intitolato Special, è un mix vincente di generi e sound diversi che, incontrandosi, danno vita ad un disco Pop caratterizzato da varie influenze.
Toccando il Funky, l’Hip Hop, il Soul e il Rap, con sonorità sempre originali e distinguibili, Special ci propone canzoni orecchiabili e dalle atmosfere molto leggere, ma assolutamente non banali per ciò che concerne i loro contenuti e le loro caratteristiche.
Nel segno della ritmica travolgente della Disco Music, About Damn Time è un brano che spinge l’ascoltatore a far emergere la propria personalità in tutte le sue varie sfaccettature, superando ogni timore di rivelare il proprio carattere anche attraverso le pulsioni e le attitudini che solitamente si tende a tenere nascoste.
Decisamente più sentimentale è, invece, l’anima di If you love me, pezzo in cui l’arrangiamento dolce e il testo romantico ci offrono l’emblematica visione dell’amore incondizionato.
Molto probanti dal punto di vista della vocalità sono 2 be loved (Am I ready) e I Love you bitch, canzoni in cui è possibile apprezzare, meglio che in altre, l’estensione e l’espressività della voce di Lizzo.Special è un album che si distingue per la sua ecletticità e per la sua efficacia nel rivelare, a chi lo ascolta, il carattere ironico e spontaneo di Lizzo.
Elena: CAMOUFLAGE – Ditonellapiaga
Se pensate che Ditonellapiaga sia solo Chimica, vi siete fermati alla copertina.
Uscito il 14 gennaio 2022, Camouflage è il primo album di Ditonellapiaga, pseudonimo della cantautrice romana Margherita Carducci che le è valso la Targa Tenco per la miglior opera prima.
Nel disco troviamo un mix di energia, eclettismo e romanticismo in cui le sonorità indie e pop si uniscono perfettamente a piacevolissime note techno e blues.
Ditonellapiaga, attraverso una vocalità carismatica e la sua scrittura tagliente, ci trasporta in mondi colorati che strizzano l’occhio al classico cantautorato per poi farci assaporare anche tratti squisitamente disco.
In Camouflage c’è un po’ di tutto, ascoltandolo piangerete, riderete e ballerete e deciderete di ascoltarlo di nuovo.
Veronica: Dance Fever – Florence and the Machine
Pubblicato lo scorso Maggio 2022 da Polydor e Universal Music, Dance Fever è il quinto album in studio dei Florence and the Machine.
Registrato principalmente a Londra durante il lockdown e composto da 14 brani nella versione standard e 19 in quella deluxe, il nuovo album vi farà letteralmente immergere in una favola scandita da danze infinite ed elementi folkloristici.
Un momento storico, quello della pandemia, che ha azzerato qualsiasi forma di intrattenimento dal vivo e che Florence ha usato per creare brani euforici, pieni di vita.
Anche se l’immancabile “pizzico” rinascimentale è onnipresente, in Dance Fever è stato emblematico il lavoro dei co-produttori Jack Antonoff aka Bleachers e Dave Bayley dei Glass Animals, che hanno pilotato la cantautrice verso pop più moderni.
Se avete voglia di ballare, questo è l’album giusto.
Alessandro: Sirio – Lazza
Il 2022 è stato senza dubbio l’anno della consacrazione di Lazza: Sirio, prodotto curato, organico, completo e convincente è l’album che da un lato ha confermato l’incredibile stato di forma (quasi uno stato di grazia) del rapper italiano ai suoi fan di vecchia data, dall’altro ha fornito a Lazza una marea di nuovi fan, funzionando come trampolino per atterrare tra i big di Sanremo 2023. Sirio, (7 Aprile 2022), contiene non solo la mega-hit Panico, prodotta da Takagi e Ketra, ma anche Piove, Molotov, Uscito di galera e altri validi singoli che come tali sono stati apprezzati dal pubblico. Se ci mettiamo la fortuna che ha avuto il suo tour, tutte le fortunate comparse nei dischi di colleghi (Fred De Palma, Jake La Furia, The Night Skinny, ThaSup, Shiva, …) e il singolo con Geolier, è praticamente impossibile negare che il 2022, in Italia, è stato l’anno di Lazza.
Francesca: Bar Mediterraneo – Nu Genea
Bar Mediterraneo è il nuovo album dei Nu Genea, che ha portato il duo a un nuovo livello, confermandosi sicuramente uno degli album italiani migliori dell’anno. Come confermato anche dal suo nome, il disco si può dire essere un vero e proprio inno al Mediterraneo: a partire dalle vibrazioni funk tipiche partenopee, ci si espande verso ritmi, sound e voci di culture diverse. Il risultato sono 9 tracce che ci regalano un senso di semplicità e naturalezza, ed è difficile trovarne un difetto. Con questo album il duo si conferma una presenza importante nella scena napoletana, poiché riesce a portare avanti e ad espandere in tutto il mondo una tradizione musicale che non smette di stupire; allo stesso tempo contamina la sua tradizione e ci apre a suoni senza confini. Questo nuovo anno vi consiglio di aprirlo con “Gelbi”, per lasciarvi trascinare da quest’armonia mediterranea.
Marta: Gemini Rights – Steve Lacy
Il 15 luglio 2022 è la data che segna l’uscita dell’album migliore del 2022. Gemini Rights è il
secondo disco di Steve Lacy e, ascoltandolo, si ha l’impressione di essere seduti con lui sul
letto della sua cameretta, mentre lui si sfoga parlando delle relazioni andate male: si ha proprio
l’impressione di parlare con un amico, qualcuno che ci capisce, uno di noi, e forse è proprio
questa la cause del successo strabiliante di queste canzoni. Il primo singolo estratto, Bad Habit,
ha raggiunto la prima posizione nella Billboard Hot 100, ed è stato utilizzato in più di 400.000
TikTok. Se avete voglia di perdervi in un diario segreto dalle sonorità sempre diverse, da quelle
più ritmate al Lo-Fi, allora vi consiglio di tuffarvi nel mondo di Gemini Rights, non ve ne
pentirete.
Alessandro: The Car – Artic Monkeys
Confermando la direzione intrapresa nel 2018 con Tranquillity Base Hotel & Casino, gli Arctic Monkeys propongono con The Car un album ancora più audace, elegante e complesso. Rispetto al precedente lavoro i suoni si spostano ancora più verso gli anni ‘60 e ‘70, con chiari riferimenti a Beatles e Bowie, tra sezioni di archi sempre più presenti e importanti e tastiere che lasciano il posto al pianoforte vero e proprio, appena presente in Tranquillity Base. Non mancano momenti più rock, dove la chitarra torna a essere protagonista, come in Body Paint o I Aint’t Quite Where I Think I Am. Spazio anche a suoni tutt’altro che vintage ma comunque ben inseriti nel contesto dell’album con Sculptures Of Anything Goes, un brano che richiama gli scenari di Humbug grazie a suoni cupi, bassi marcati e atmosfere dark. The Car è il vero disco della maturità dei quattro ragazzi di Sheffield, un lavoro che ha sicuramente fatto storcere il naso a tanti fan legati ai primi lavori della band, ma che non si può non etichettare come meraviglioso.
A cura de: La redazione di RadUni Musica.