L’etichetta discografica 4AD nasce nel 1980, a Londra, fondata da Ivo Watts-Russell e Peter Kent.
Deve la sua fama a nomi protagonisti della musica anni ’80 e ’90 come Cocteau Twins, Dead Can Dance e Pixies. Inizialmente si chiamava Axis, ma causa omonimia con un altra label, dovette cambiar nome. Quello definitivo deriva da un volantino. Il concept del flyer vedeva la nascita dell’etichetta come una nuova missione per il decennio che stava iniziando. In basso vi erano scritte 1980 FORWARD e le sue forme contratte 1980 FWD, 1984AD e 4AD.
Per celebrare il 40º anniversario dalla nascita, la label inglese ha coinvolto 18 artisti e band dell’attuale scuderia per rifare 18 brani scelti dal suo catalogo. Nasce così la compilation Bills & Aches & Blues, che annovera artisti di tutto rispetto come Future Islands, Big Thief, Aldous Harding, Helado Negro. Le rivisitazioni riguardano brani di Pixies, Bon Iver, Deerhunter, Tim Buckley, Piano Magic, tra gli altri. Il disco è già disponibile in digitale dal 2 aprile, mentre l’edizione fisica sarà in vendita dal 23 luglio. Seguirà poi un cofanetto deluxe. Il ricavato del primo anno di vendite andrà a The Harmony Project. Il progetto finanzia un doposcuola per bambini che non hanno accesso allo studio della musica e dell’arte nell’area di Los Angeles.
“Bills & Aches & Blues” inizia con i Tkay Mazada che rifanno la famosissima canzone “Where is my mind” dei Pixies. Tra le connessioni passato-futuro meglio riuscite segnaliamo la cover di “Misery Is A Butterfly” dei Blonde Redhead ad opera di Ex:RE (pseudonimo di Elena Tonra, dei Daughter). Segnaliamo anche “The Wolves Act I and II” (Bon Iver) di Becky and The Birds, “Genesis” (Grimes) di Spencer, e “Revival” (Deerhunter) dell’eterea Aldous Harding. Bradford Cox, dei Deerhunter, coverizza i The Breeders in “Montain Battles”, l’episodio più noise del disco. I The Breeders sono i più presenti nella raccolta: la band alt hip-hop rock Tune-Yards rifà “Cannonball” e il gruppo folk post-rock Big Thief ” Off You”. Gli stessi The Breeders rivisitano i loro colleghi anni ’90 His Name is Alive in “The Dirt Eaters”.
La canzone più vecchia presente nella raccolta è “Junkyard”, del 1981 dei The Byrthdays Party, rivisitata nello stile future-disco di U.S. Girl. Il riferimento agli anni d’oro della label è affidato a “Song to the Siren” di Tim Buckley, rifatta da SOHN. Altro riferimento new-wave è il titolo della compilation: il verso “Bills & Aches & Blues” è infatti contenuto, quasi sicuramente, nel testo “Cherry Coloured-Funk” dei Cocteau Twins.
In questo esperimento creativo non c’è solo celebrazione ma anche voglia di guardare avanti. Le cover “Seabird” degli Air Miami e “Sunbathing” dei Lush, sono infatti affidate agli acquisti più recenti nel roaster. Parliamo, rispettivamente, di Maria Somerville e Jenny Hval, alla loro prima pubblicazione per 4AD.
Non è chiaro se questo sia un volume 1, se seguiranno altre raccolte. È certo che scorrendo i nomi del catalogo delle band della 4AD, il materiale non mancherebbe. Ne fanno parte artisti talentuosi come Ariel Pink, The Beirut, Cass McCombs e mi fermo alla C. Tanto basta per dire che la 4AD ne ha per i gusti alternativi più raffinati e per molto tempo ancora.
Nicola Carratta