Chi è Venerus?

Nell’ultima settimana il grande protagonista tra le nuove uscite della musica italiana è senza dubbio Mace, il producer milanese che, nonostante una lunga carriera al fianco di diversi rapper, è arrivato solo ora, nel 2021, al suo disco di esordio.

Mace è sempre stato il producer che i rapper hanno ricercato nel tempo quando avevano bisogno di un beat originale ed evocativo, per le tracce più esotiche e ricercate dei loro dischi e “OBE”, uscito Venerdì scorso, è una riconferma ed una sublimazione di questa cifra stilistica.

“OBE” è un disco dalle sonorità sincretiche e mai banali, che tra gli altri meriti ha anche quello di accostare in diverse collaborazioni artisti molto differenti tra loro come il collettivo FSK ed Irama, in “Ragazzi della nebbia” oppure di nuovo Chiello dell’FSK e Colapesce in “Ayahuasca”. Questo disco così singolare e incisivo sicuramente lascerà nella memoria di molti il nome di Mace per molto tempo, ma chi scrive spera che sarà anche un altro il nome che OBE consegnerà alla memoria delle persone: quello di Venerus.

Venerus è un musicista e cantante, classe 1992, anche lui proveniente da Milano, dal quartiere San  Siro per la precisione. Ha vissuto per cinque anni a Londra e rientrato in Italia, ha preferito Roma alla metropoli lombarda come sede. E se la musica di questo emergente gode dell’ampio respiro tipico di chi ha fatto esperienze all’estero, la poetica crediamo sia eredità delle atmosfere di entrambe le città italiane, anche se probabilmente è romana l’influenza più importante.

La musica di Venerus è sicuramente descrivibile come una forma di RnB, calda e suadente come la sua voce, che dialoga perfettamente con il rap e che presta la guancia al soul. Lo avrete quasi sicuramente sentito nel ritornello di “Senza di me” con Gemitaiz e Franco 126, uscita a fine 2018 e protagonista dell’inverno 2019. Probabilmente non sapete che Venerus ha un ruolo importante nella creazione di diverse tracce di DNA, secondo album di Ghali.

Di Venerus come solista si trovano per ora solo dei singoli, molto convincenti, usciti per Asian Fake negli ultimi tre anni. E da Venerdì scorso si trovano le tracce di “OBE” cui ha collaborato: ben quattro (su sedici brani totali) insieme a Guè, Joan Thiele, Gemitaiz e Rkomi.

In attesa del suo primo disco, la cui uscita è stata posticipata causa CoVid, speriamo che “OBE” sia una buona vetrina e un trampolino di lancio per Venerus, che è uno degli emergenti entrato con entrambi i piedi nel mastodontico progetto di MACE.

Mengh Yu