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Coronavirus, come funzionerà per il rimborso dei biglietti?

Con l’ingresso nelle nostre vite del Covid-19 e della quarantena, tantissimi sono stati gli eventi live già programmati – come concerti, spettacoli teatrali e festival – a dover subire nelle ultime settimane rinvii o cancellazioni. Ed è purtroppo ancora incerta la data della ripresa per il settore.

Dunque la domanda che tutti si pongono è: gli organizzatori procederanno a rimborsare il costo dei biglietti degli eventi cancellati?
La risposta è si, ma non in denaro.

Un decreto legge prevede infatti l’emissione di voucher spendibili in altri eventi, a patto però che questi siano organizzati dagli stessi promoter dello show cancellato.
I voucher avranno un tempo di validità limitato (che resta ancora da definire) dalla sua data di emissione.
Una delle ragioni alla base di questa scelta è che in alcuni casi l’organizzatore potrebbe già avere sostenuto spese relative agli show cancellati, come per la promozione. Oltre a poter tutelare le singole società. I soldi già incassati possono infatti rappresentare un’importante liquidità per chi deve affrontare un periodo di inattività.


Per gli show rimandati invece non ci sono né rimborsi, né coupon, ma la possibilità di cercare di rivendere il ticket, con il cambio di nominativo nel caso in cui quest’ultimo fosse nominale. Pratica possibile sulle piattaforme di fansale, siti autorizzati di rivendita dei biglietti a prezzo effettivo senza le aggiunte di un rincaro delle piattaforme di secondary ticketing.