Si è spento a 91 anni Ennio Morricone, l’eccellenza italiana nel mondo della musica per film, ma la sua musica continua ad accompagnarci e ad emozionarci
Se si potesse depennare un anno dal calendario questo sarebbe sicuramente il 2020. Disastri naturali come il terremoto in Turchia e gli incendi in Australia, l’uccisione di George Floyd e la pandemia mondiale non bastavano.Il 2020 continua a crescere le sue vittime e questa volta è toccato al musicista, compositore e direttore d’orchestra Ennio Morricone che con le sue colonne sonore ha fatto sognare intere generazioni.
Ennio Morricone si è spento la scorsa notte, in una clinica romana, dopo essere stato ricoverato in seguito a una caduta e alla conseguente rottura del femore. Una vita, la sua, piena di musica; inizia a comporre musica per film giovanissimo, all’età di 27 anni per poi diventare direttore d’orchestra.
Tantissimi i premi e riconoscimenti ricevuti nella sua lunga carriera. Nastri d’argento, Golden Globe, Grammy e nel 2007 anche l’Oscar “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film”, a consegnargli il premio l’attore Clint Eastwood icona dei film di Sergio Leone.
A differenza di colleghi dello stesso calibro come Hans Zimmer, il premio gli viene assegnato molto tardi. È, infatti, il 2016 quando riceve l’Oscar per la miglior colonna sonora per il film “The Hateful Height” diretto da Quentin Tarantino.
Ennio Morricone, grazie alla sua abilità compositiva, ha collaborato con i migliori registi italiani, da Giuseppe Tornare per il quale ha composto anche le musiche di “Nuovo Cinema Paradiso” al già citato Sergio Leone.
Leone e Morricone si conobbero tra i banchi di scuola e il loro fu un legame di amicizia profonda e sincera ma anche un legame artistico. La loro prima collaborazione risale al 1964 con “Per un pugno di dollari” e si consolida, dopo diverse collaborazioni, nel 1984 con “C’era una volta in America”.
Le sue musiche hanno catturato anche i registi del resto del mondo, da Brian De Palma a Quentin Tarantino che lo hanno scelto come compositore per impreziosire le loro pellicole.
Il grande Maestro aveva salutato il suo pubblico lo scorso anno con il suo ultimo tour prima di congedarsi e godersi una meritata pensione, l’ultimo concerto era stato proprio all’arena di Verona il cui palcoscenico era tra i suoi preferiti.
Morricone dedicò la sua vita alla musica e non solo alla musica per film, dietro alcuni tra i più grandi successi italiani c’è il suo zampino; da “Sapore di sale” di Gino Paoli a “Se telefonando” cantata da Mina ma scritta da Maurizio Costanzo.
Ennio Morricone, umile e riservato, si spegne nella notte tra il 5 e il 6 luglio 2020, in una clinica romana, circondato dall’amore di sua moglie Maria e dei suoi quattro figli.
Con lucidità e grande dignità ha salutato la moglie che lo ha sempre supportato, i figli e i nipoti per l’amore che gli hanno donato e ha rivolto un pensiero al suo affettuoso pubblico, da cui ha tratto la forza della sua creatività.
Con Ennio Morricone se ne va un pezzo fondamentale della musica per film e sono tantissimi i messaggi di cordoglio che personaggi dello spettacolo e non stanno pubblicando sui loro profili social. Morricone ci ha donato la sua musica che continuerà ad accompagnarci e ad emozionarci anche ora.
Francesca Franzè