Nell’inquietante dimensione di un dilemma esistenziale, il brano “Fighting Gravity” della band metalcore statunitense Of Mice And Men trascina chi l’ascolta in un vortice di emozioni forti e contrastanti.
Il singolo è tratto dall’album “Echo”, autoprodotto dal gruppo hard rock giunto alla sua settima opera in studio, frutto di un incredibile lavoro da remoto durante i mesi più difficili vissuti all’inizio dell’attuale pandemia, che ha dato massima linfa all’ispirazione dei quattro componenti della band. Un profondo senso di attesa e pathos caratterizza l’intro musicale con cui prende vita il pezzo, che successivamente rivela la sua anima in una dirompente esplosione di chitarra e percussioni.
Il notevole impeto emotivo che scalfisce l’atmosfera della canzone si riflette in un arrangiamento che basa la sua forza sull’energia che dagli strumenti permea direttamente lo stato d’animo del pubblico, catapultandolo in una malinconica visione della vita come entità fragile e indefinita. Mentre nella strofa chitarra e batteria seguono due linee armoniche differenti, nel ritornello si uniscono per sprigionare al massimo lo spirito di ribellione insito nel brano, rimanendo invariate nell’assolo musicale.
Come dichiarato anche dallo stesso Aaron Pauley, cantante e bassista della band, il pezzo pone al centro dell’attenzione l’importanza di lasciarsi andare di fronte alla fatua brevità della vita, paragonata nel testo della canzone a “Granelli di sabbia in un oceano infinito” con una struggente metafora. L’indole tonante della musica si respira del tutto nel videoclip del brano, dove spiccano colori emblematici che esprimono a fondo l’attitudine drammatica che costituisce la spina dorsale del pezzo, ancorata al sound prorompente che caratterizza lo stile della band rendendolo unico nella sua peculiarità di esternare sentimenti che spesso rimangono soffocati tra l’inconscio e la resilienza.
“Fighting Gravity” offre così la possibilità di compiere un viaggio nella sfera più introspettiva dell’animo umano, facendo palpitare lo stadio psicosomatico con brividi di inquietudine in grado di dar vita ad un vasto caleidoscopio di sensazioni accomunate dalla necessità di esser vissute fino in fondo.
Salvatore Macera
Grafica di Marta Miseo