Gregorio Sanchez, la novità di casa Garrincha Dischi che mi ha fatto più piacere scoprire in questi due anni, ha finalmente pubblicato un disco. “Dall’Altra Parte del Mondo” esce oggi, appunto, per Garrincha Dischi. Chi mi conosce sa che l’uscita di un album di questo tipo è una di quelle cose che mi fa aspettare la mezzanotte e poi mi culla per tutta la giornata.
E infatti.
Diciamo che sapevamo a cosa andavamo incontro. L’artista ha pubblicato sette singoli fino ad ora (uno in versione demo e uno appare nel Garrincha Mixtape 8 – Garrincha Libera Tutti), usciti a partire da gennaio 2019. Scrivere di un album di cui sai già a memoria il 70% delle canzoni non è facile. Ho avuto il tempo di ascoltarle e riascoltarle in fasi diverse della mia vita, e ogni volta colgo sfumature che non avevo notato prima. Una cosa accomuna tutti questi ascolti in vari momenti e periodi. Dalla pubblicazione della prima traccia “Dopo Marte” (che mi ha rubato il cuore al primo accordo) già si capiva che la malinconia avrebbe fatto da protagonista assoluta in un futuro album. Il lavoro si presenta come un variegato mix di suoni che vanno dal cantautorato italiano, mischiandolo al pop e al folk.
I brani raccontano la quotidianità con una leggerezza e una semplicità disarmanti. Si parla di amore, di vita universitaria, di pensieri profondi, incomprensioni e di rapporti interpersonali. Fischiettando, come si sente in “Bosco Verticale”, viene in mente la frase di Calvino in cui diceva che “leggerezza è non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore“. Ed è proprio questo che intendo quando scrivo che questo disco racconta le cose con leggerezza. Le guarda prima negli occhi e poi da più prospettive, le gira, le sposta, le fa viaggiare e non le fa pesare sul corpo e sulla mente. I tre inediti “Macchine Volanti”, “Senno di Poi” e “Orsi e Mondiali” colpiscono dolcemente lo stomaco e sembrano parlare a una versione più ingenua di noi stessi. Sono tre pezzi che vogliono consigliarci e metterci in guardia dalla potenza delle emozioni, del dolore e del tempo.
Il racconto in musica è un viaggio attraverso parole, chitarre e arpeggi, che ci porta lontano e che nel frattempo ci consola. Dall’altra parte del mondo non è solo il titolo di una traccia e dell’album, ma è proprio dove ci si trova dopo aver ascoltato e interiorizzato le dieci tracce. Certo, qualcuno dirà che questo non è l’anno migliore della storia recente per farsi prendere dalla malinconia e di questo ne siamo tutti consapevoli. Ma la malinconia non è tutta uguale, e quella di cui canta e suona Gregorio Sanchez è proprio ciò di cui abbiamo bisogno.
Diana Russo