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High Fidelity- A Short Week Playlist, EP. 16

Ormai giunti agli inizi di ottobre, riprendono con grande audacia le nuove uscite: i dischi annunciati o spoilerati in gran segreto durante questa primavera e interrotti poi dalla pausa estiva cominciano a prendere forma. Tra i tanti nomi attesi, che sono pronti ad aggiudicarsi il disco dell’anno, si fanno spazio anche artisti i cui progetti non erano per nulla in programma.

 

  1. BROMANCE – Coco e Mecna

Tra questi, troviamo il joint album di Coco e Mecna dal titolo “Bromance”, di cui possiamo avere un assaggio grazie al brano uscito lo scorso venerdì che dà il nome al disco. La canzone si presenta come una vera e propria apertura al progetto, che spiega e racconta la nascita di un primo disco dei due colleghi (ma anche grandi amici) che da sempre hanno collaborato fianco a fianco in numerose canzoni contenute all’interno dei loro dischi. Allo stesso tempo è un inno all’amicizia, all’amore per la musica e alla distanza che rafforza certi legami. Il brano, dunque, è la risposta alla richiesta dei fan di avere un progetto che potesse far incontrare il mondo di Coco e quello di Mecna. Un progetto rimandato da tempo e che ora sta per diventare realtà. C’era chi se lo aspettava, chi invece no. Il 22 ottobre, potremo finalmente scoprire se esso avrà soddisfatto le aspettative.  

2. QUANTO TI VORREI – Chiello

Al contrario di ciò che è stato per Mecna e Coco, una delle notizie più attese era sicuramente l’album di Chiello (in arrivo invece il 15 ottobre). Chiello, ancora prima che la FSK annunciasse la sua pausa dalla musica per dare spazio ai singoli progetti dei tre componenti, si era distinto in alcuni suoi lavori da solista o in collaborazioni come quella con Rkomi, conquistando così un vasto pubblico che non vedeva l’ora di ascoltare un suo disco. Quel disco è arrivato ed è stato presentato con il brano “Quanto ti vorrei”: una canzone prettamente romantica, pop e nostalgica allo stesso tempo, che distingue le particolarità di questo artista, ma allo stesso tempo si distacca dalle melodie dei suoi vecchi lavori, grazie anche alla produzione di Shablo, che assieme ad altri nomi come Colombre, Mace, Drillioner e il produttore di fiducia della FSK Greg Willen, hanno contribuito alle sonorità del nuovo album. 

3. WU-TANG – Coez

Un altro grande ritorno è sicuramente Coez, che dopo la pausa presa durante il periodo più intenso della pandemia, la quale ha interrotto un progetto al quale stava lavorando assieme ad altri artisti, ha deciso di tornare con una nuova veste. “WU- TANG” apre una nuova era di Coez, che prende le distanze dal mondo Pop-Indie al quale eravamo stati abituati, spiazzando il suo pubblico con sound urban in stile anni 90’, proprio come il titolo del brano che omaggia il collettivo newyorkese “Wu-Tang Clan”. Una scarica di rabbia e adrenalina che rimpiazza le sonorità più romantiche e riaffonda le radici nei primi anni di carriera dell’artista che l’hanno portato ad essere ciò che è oggi. 

4. SOTTO CASSA – Carl Brave 

Chi non si ferma mai, nemmeno con una pandemia globale, è sicuramente Carl Brave, che il 21 settembre ha presentato al pubblico un nuovo progetto. Questa volta però, anche lui, ha deciso di soffermarsi sul sound e di riprendere una vecchia strada che l’ha formato come artista e come hit-maker, ovvero quella di produttore. Ebbene si, per chi non lo sapesse, Carl Brave nasce come produttore, sperimentando sound che hanno riecheggiato nelle strade romane e hanno portato alla nascita di alcuni esperimenti (vedi Polaroid) e collettivi (Wankers) che per un paio di anni hanno accompagnato l’artista a diventare una figura fondamentale per il pop italiano. 

All’interno di questo progetto, quindi, Carl Brave ha deciso di sperimentare nuove sonorità e strutture, in un mix acustico-elettronico, azzardando a un omaggio di ciò che un tempo erano i club, senza mai abbandonare però le narrazioni romane e ospiti d’eccezione, come ad esempio M¥SS KETA. 

5. I POMERIGGI – Giorgio Poi

Tra sperimentazioni, joint-album e produzioni dai sound più elettronici, si fa spazio una grande fetta di cantautorato (quello che non stanca mai), grazie a Giorgio Poi. Tra tutti questi progetti di artisti che sembrano aver perso un po’ il romanticismo per lasciar spazio a rabbia, sfogo e voglia di cambiare, c’è chi non smette di cantare il dolore delle storie d’amore andate a male e  Giorgio Poi lo fa con “I pomeriggi”, titolo del suo nuovo brano. A due anni di distanza da “Smog”, il cantautore, grazie alla sua sensibilità, apre le porte ad un inverno nostalgico nel quale la nostra ombra ci accompagnerà fino agli inizi della prossima primavera. 

6. SORRISONI – See Maw

Il sesto brano che ho scelto per questa playlist, dà spazio a piccoli artisti pieni di talento che cercano di emergere tra grandi nomi. Ed ecco che vi parlo di See Maw, un artista emergente che si sta spianando la strada con progetti interessanti ed originali. “Sorrisoni” è il suo ultimo brano e come sempre l’artista, oltre che a scrivere i suoi pezzi, ne cura anche la produzione, riuscendo a dare un’immagine di sé a 360 gradi.  Un brano dalle sonorità elettroniche, che sono un po’ il carattere distintivo di questo giovane talento, ma che allo stesso tempo non abbandona il carattere pop, svecchiando questo genere. Un inno all’allegria e alla felicità ma anche alla voglia di non smettere mai di credere nelle proprie capacità, affrontando tutto con un sorrisone. 

Articolo e grafica di Francesca D’Apuzzo