La sesta playlist di High Fidelity a cura di RadUni Musica è disponibile su Spotify.
(Qui trovi gli episodi precedenti: Ep. 1, Ep. 2, Ep. 3, Ep. 4, Ep.5)
1. Sam Fender – Seventeen Going Under
Dopo la partecipazione al remake del “Black Album” dei Metallica, Fender pubblica quello che speriamo sia l’anticipazione di un album. Il brano non poteva uscire in un periodo migliore. L’estate infatti, si sposa perfettamente con la malinconia del testo: un ricordo dei diciassette anni, tra amori sbagliati e rabbia adolescenziale.
2. Angel Olsen – Gloria
La cantautrice americana annuncia l’uscita di un EP di cover intitolato “Aisles“. Il primo estratto è “Gloria”, nella versione di Laura Branigan, a sua volta cover dell’originale di Umberto Tozzi. Angel Olsen propone il brano nelle sonorità che la contraddistinguono, con rimandi al cantautorato americano e contaminazioni di suoni moderni ed elettronici.
3. Damon Albarn – Polaris
L’ex frontman dei Blur e attuale membro dei Gorillaz, torna a pubblicare musica a suo nome. Lo fa con “Polaris”, brano introspettivo, quasi intimo, che si apre e si chiude con un sax in primo piano. A completare il tutto, un organo che rimanda a vecchie sonorità, una batteria elettronica che sembra quasi un metronomo per suono e ritmo e una chitarra che ripete sempre lo stesso tema. Tutto il brano non è altro che il ripetersi delle stesse figure, a tratti insieme, a tratti alternate.
4. Lil Peep, Lil Tracy – past the castle walls
Uno dei brani più interessanti dell’EP postumo di Lil Peep insieme a Lil Tracy, “CASTLES II”. “Past the castle walls”, titolo già interessante di per sé, è uno dei brani migliori di questo lavoro. “ I really like you, but I’ma die fast” un verso che oggi suona ironicamente triste, ma che racchiude in sé uno dei concetti chiave del genere Emo- Trap: la decadenza e l’autodistruzione. Anche la strumentale è perfettamente in linea con il genere: accordi arpeggiati alla chitarra acustica, su batterie tipicamente trap.
5. Jehnny Beth, Bobby Gillespie – Chase It Down
Jehnny Beth torna con “Utopian Ashes”, album collaborativo con Bobby Gillespie, cantante dei Primal Scream. Una line up del genere non può che far presagire qualcosa di meraviglioso e in effetti, “Chase It Down”, secondo singolo estratto è esattamente questo: una meraviglia. Dopo un’intro di archi dal fortissimo gusto britannico (come d’altronde tutto il pezzo) le due voci duettano perfettamente armonizzate su una strumentale che suona piena, elegante e con la giusta aggressività sui ritornelli. Il solo di chitarra, discreto, ma ben scritto, arriva come uno strappo nel pezzo, senza però snaturarlo.
6. Yves Tumor – Jackie
Dopo averci consegnato uno dei migliori album del 2020 , Yves Tumor torna con “The Asymptomatical World”, EP il cui primo estrattto è Jackie. Le sonorità ricalcano molto lo stile di “Heaven to a Tortured Mind”, ma prendono al contempo una svolta verso orizzonti più pop (e non è necessariamente un male), evolvendo dallo stile horror e lo-fi che ha sempre contraddistinto l’artista americano, senza però abbandonare del tutto questi tratti caratteristici della propria estetica. Un cambio di direzione comunque molto interessante che fa ben sperare nelle future uscite.
Alessandro Monfroglio