Fuori ovunque ormai da qualche giorno l’ultimo album del giovane Marco Cantagalli, in arte Galeffi.
Un disco nuovo, irriverente, malinconico e a tratti smaliziato, molto vicino musicalmente al grande cantautorato italiano. L’album è composto da 12 tracce ed è stato anticipato da tre singoli (Divano Nostalgia, Appassire e Due Girasoli). L’intero lavoro nasce e cresce dalle ceneri di una rottura sentimentale del cantautore e rappresenta un invito per il pubblico ad abituarsi a una nuova quotidianità; alle giornate scandite dalla presenza di qualcuno se ne sostituisce ben presto un’altra composta da piccole cose, dettagli solo a prima vista insignificanti.
Ogni singolo brano racconta una storia a sé stante, dal sentimento amoroso più puro e innocente fino a quello segnato dalla carnalità dei corpi che si incontrano (o scontrano). Traspare in tutte le tracce, a causa probabilmente anche della scelta di melodie sempre abbastanza lente, un sentimento crescente di malinconia che trova il suo apice nell’ultima traccia dal titolo “Malinconia mon amour”. Un ossimoro che lascia intravedere nel sentimento nostalgico più una speranza che una velata tristezza irrisolvibile.
…E sembra impossibile
Mon amour malinconia
Volare con la fantasia
Ma non lasciarmi andare via
Perdonami, non è mai facile lo so
Io solo solo un uomo e nient’altro
C’è sempre qualcosa al di là del tempo
Se chiudo gli occhi non ti vedo ma, ma ti sento…
Dodici canzoni per dodici mesi dell’anno vissute e sperimentate attraverso i cambiamenti nell’espressione dei propri sentimenti. Si voleva correre dietro ai sogni, adesso si vuole rincorrere a ogni costo la realtà.
Fracesca Rodolico