“Tutto gira intorno al cash”: così affermano i Toolbar nel loro nuovo brano, Borghese.
La canzone è uscita lo scorso 15 aprile ed effettivamente ha fatto un po’ breccia nel mio cuoricino. Da studentessa fuorisede senza chissà che soldo in tasca, senza neanche ancora un lavoro stabile, senza nemmanco un accendino funzionante in casa, non posso che essere d’accordo.
I Toolbar, di origini trentine, nascono nel 2017 da un’idea di Andrea Zoppirolli, frontman e cantante della band. I loro primi brani verranno, stando in tema, ideati direttamente dal garage dai suoi cinque componenti: Andrea, il frontman, Edoardo Omezzolli (chitarra, tastiera, cori), Niccolò Silvi (chitarra, cori), Tommaso Straffelini (basso, cori), Sebastiano Omezzolli (batteria, cori).
Nella loro musica autoironica vengono trattati temi sociali, sottolineandone l’aspetto introspettivo attraverso uno storytelling personale. Difatti, Borghese ci narra di una scalata sociale con lo sfondo di un amore apparentemente impossibile tra un giovane boscaiolo e una figlia di papà. Tra l’altro, lo stesso frontman, ammette di aver vissuto questa situazione in prima persona e che si è ritrovato a scontrarsi con una realtà a lui sconosciuta a causa di una ragazza.
Le differenze di casta, effettivamente, anche oggi possono crearci dei problemi; infatti, il cantante afferma che si è dovuto scontrare con “un mondo in cui le persone rincorrono standard e aspettative sociali legati alle convenzioni e all’apparenza.” Il brano è frizzante, divertente, e si fa spazio tra R&B e l’Hip-Hop.
Lo stesso testo ironico si contrappone con parole sensuali, dove il ragazzo si ritrova a corteggiare la ‘sua borghese’ dicendole che, se vorrà fare un giro su di lui, non dovrà neanche pagare il biglietto. Insomma, Borghese sarà sicuramente uno sfondo adatto a questa estate dove regnerà la povertà e il degrado, dove vedremo i nostri amici ricchi andare in vacanza ad Ibiza mentre noi staremo a farci il bagno nelle pozzanghere della nostra piccola cittadella di provincia. Ma lo faremo sempre con stile e dignità.
Testo e grafica di Ludovica Sanseverino