Oggi la rubrica #highwaytorock vi porta indietro nel tempo, viaggiando per la nostra amata Italia.
Sì, anche in Italia abbiamo artisti che hanno scritto un pezzo di storia della musica rock: avete capito bene, sono i Litfiba! La band orgogliosamente fiorentina, capitanata da Piero Pelù, continua a regalarci emozioni, nonostante alti e bassi, dal 1980.
Il 2022, per loro, sarà rappresentato dall’ultimo tour che darà fine a questi 42 incredibili anni di storia rock. Nonostante le pause di Piero Pelù da solista e i frequenti cambi di formazione, i Litfiba sono stati la rock band più longeva e apprezzata del panorama italiano. Una storia che si può fregiare di successi discografici con 10 milioni di copie vendute, concerti in tutto il mondo e tra i pochissimi artisti italiani ad aver calcato i palcoscenici dei festival musicali internazionali, come il Rosklide Festival in Danimarca.
Pochi artisti possono vantare di aver affrontato con così grande successo una gavetta e un percorso lungo e tortuoso, iniziato a Via De’ Bardi a Firenze, dove ancora oggi si vede il portone della sala prove, nella quale tutto ebbe inizio. Infatti, è una tappa fissa per i fan che hanno possibilità di scrivere una dedica sul portone di ingresso della vecchia sala.
Una band impegnata anche dal punto di vista sociale, raccontando storie e battaglie per i diritti umani, nelle loro canzoni.
Per questo, il 2022 sarà un anno indimenticabile per i fan dei Litfiba: i festeggiamenti del tour “L’Ultimo Girone” partiranno da Padova il 26 aprile, sperando di poter davvero festeggiare con loro uniti e cantando a squarciagola. Ogni città avrà una doppia data, partendo da Padova e proseguendo per Napoli, Roma, Firenze e Milano. La formazione del tour sarà composta da Piero Pelù, Federico Renzulli, meglio conosciuto come Ghigo alla chitarra, Luca Martelli alla batteria, Fabrizio Simoncioni alle tastiere e Dado Neri al basso.
Particolare attenzione durante il tour, come hanno affermato Piero e Ghigo su tutti i loro social, sarà dedicata ad uno dei loro migliori album, ovvero “Terremoto”, uscito l’9 gennaio di ben ventinove anni fa. È il secondo capitolo della cosiddetta “Tetralogia degli elementi” iniziata nel 1990 con l’uscita del precedente “El diablo” e che comprenderà anche i successivi “Spirito” e “Mondi sommersi“. Il disco è caratterizzato da un suono molto duro e aggressivo, percorso da una vena di forte critica sociale: in “Terremoto” sono contenuti “Fata Morgana”, “Prima guardia”, “Sotto il Vulcano”, singoli rappresentativi dell’intero album. Nonostante siano passati quasi trenta anni, certe frasi, accompagnate da un suono grunge – rock, sembrano ancora così attuali. Probabilmente è questo ciò che rende unici i Litfiba, una musica e una passione che non muoiono mai, eterni e sempre attuali.
“Trasforma il tuo fucile in un gesto più civile”
(Litfiba, Prima Guardia)
testo e grafica di copertina di Chiara Di Bernardo