È uscito allo scoccare della mezzanotte di questo venerdì 19 marzo 2021, “Madame”, l’album di debutto della cantautrice.
Il disco vede le collaborazioni di vari artisti già conosciuti nel panorama della musica italiana, tra cui Fabri Fibra, nel singolo “Il mio amico” (uno dei brani più trasmessi dalle radio), Carl Brave, Guè Pequeno, Pinguini Tattici Nucleari, Gaia e tantissimi altri.
Composto da 16 tracce, di cui 8 featuring già annunciate dalla rapper italiana Madame, l’album in studio è stato prodotto dall’etichetta Sugar Music e sarà disponibile da oggi in CD, download digitale, LP e streaming.
Conosciuta all’anagrafe come Francesca Calearo, l’artista è stata protagonista alla 71° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Voce”, classificandosi all’ottavo posto e aggiudicandosi il Premio Lunezia per il valor musical-letterario del brano e il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. La canzone, ha spiegato Madame, è una continua ricerca dell’identità, un incoraggiamento a trovare la propria voce nella confusione che ci pervade e assedia.
“È una preghiera, anche a me stessa”.

Classe 2002, Francesca Calearo è nata a Vicenza, ed è diventata famosa agli occhi vigili del pubblico, nel 2018, grazie ai singoli “Anna” e “Sciccherie”, conquistando 3 dischi d’oro e uno di platino. Senza timore, la rapper vicentina ha iniziato subito a raccogliere successi, ricevendo numerosi inviti, come quello nella semifinale di X-Factor 2020, e consensi da parte dei follower.
“Vorrei prenderla in braccio – scrive della bambina che era – e dirle che tra 10 anni parteciperà al Festival di Sanremo con la sua canzone”.
Sposa della sua voce, Madame si è specchiata diverse volte con la sua identità. Il suo è un richiamo, un suono libero e sfacciato.
Citando le sue testuali parole:
“… voglio che il mondo si rifletta su di me. Voglio sentire il mio corpo che assorbe le immagini o le rigetta sotto forma di fasci di luce. Voglio essere verità. Voglio essere trasparente, voglio essere pura, voglio essere vera”.
Un linguaggio inconsueto il suo, tra poesia e rap. Uno stile definito Urban, seppur con influenze R&B, trap e musica strumentale, come quella del grande Ludovico Einaudi. Un gioco originale con la pronuncia e gli accenti delle parole e una moltitudine di figure retoriche. Non è l’età, dunque, a fare la differenza; davanti a un microfono siamo tutti uguali. Dal liceo di provincia, a Madame Wilde, fino ad arrivare ai progetti di Ensi, Night Skinny e Marracash, Madame è la rappresentazione per eccellenza di una genesi, una rinascita che decide di non incarcerare le sue parole, bensì di tirarle fuori a gran voce, affrontando temi e dolori diversi, attuali, senza pregiudizi. Come quello dell’amore libero verso chiunque. Maschio, femmina, giovane o vecchio.
Veronica Grasso