MUSICA E STUDIO

La sessione invernale è alle porte ed è perciò arrivato il momento di riorganizzare la propria playlist Spotify da mettere come sottofondo di compagnia per le intense giornate di studio che arriveranno. Puntuali come un orologio svizzero arrivano anche gli amici che, durante un gruppo di studio, ti chiedono ripetutamente come fai a studiare con la musica in cuffia o di sottofondo definendola fastidiosa, riferendosi al fatto che sia impossibile concentrarsi con essa. E qui potrebbe nascere un dibattito senza alcuna fine: ambiente silenzioso o con la musica in sottofondo?

Quindi, domanda del secolo: studiare con la musica è effettivamente utile? È una buona idea?

Alcuni dati dimostrano che studiare con la musica effettivamente migliori l’attenzione e la memoria, ma altrettanti attestano che essa non permetta di concentrarsi. Non esiste una verità assoluta, però la maggior parte degli studi scientifici è a favore della musica. Certo, dipende molto anche da cosa si sta studiando. Non credo che sia piacevole ripetere per un esame orale con della musica – o qualunque rumore – di sottofondo, che siano i Linkin Park, Mozart o un genitore che passa l’aspirapolvere in cucina.

Bisogna sottolineare però il fatto che riuscire a studiare in un ambiente completamente silenzioso è davvero un’impresa, pensando al fatto che siamo sempre circondati da distrazioni sonore: dal semplice vociare in casa al rumore delle macchine che passano lungo la strada. Inoltre, è anche vero che ogni persona reagisce in modo diverso alla musica e preferisce ascoltarla in momenti diversi, oppure non vuole sempre essere accompagnata da essa durante lo studio.

Un recente studio condotto da un’università statunitense ha evidenziato come più di due persone su tre dichiarino che l’ascolto della musica ha migliorato le loro capacità mnemoniche e ha conseguito risultati migliori negli studi. Un altro studio molto interessante è stato portato avanti da Spotify con la dottoressa Emma Gray, esperta di psicologia clinica e specializzata in psicologia educativa. L’obiettivo era capire l’effetto che la musica ha sullo studio e, dai risultati, emerge che è la musica ha un effetto positivo sulla mente e ascoltare il giusto genere di musica può migliorare lo studio e stimolare l’apprendimento.

Uno dei generi più consigliati per lo studio è la musica classica perché viene prodotta in un range di melodia e tono che aiuta a stimolare la concentrazione e aiuta a rilassare la mente. Viene consigliata molto anche la semplice musica strumentale, che sia un tappeto sonoro o la musica lo-fi – genere che negli ultimi anni sta spopolando tra i giovani e che ha portato alla creazione di applicazioni, playlist Spotify e siti web ad hoc proprio per aiutare a studiare (es: LifeAt Spaces).

Insomma, il dibattito sull’argomento è molto acceso, nonostante ci siano numerosi studi a favore dell’utilizzo della musica durante lo studio. Tutti però sono a favore del fatto che bisogna comunque ascoltare la musica adatta ad ottimizzare al meglio il tempo sui libri, evitando ogni genere musicale che possa portare a qualunque tipo di distrazione.

E voi? Ascoltate musica mentre studiate? E che tipo di musica? Oppure preferite avere un ambiente il più silenzioso possibile?

A cura di : Adrian Caporrella