Musica e cibo sono da sempre due arti in perfetta armonia, l’una al servizio dell’altra.
Di questo binomio vincente e indissolubile abbiamo testimonianze importantissime provenienti anche da epoche passate.
Pensiamo ai banchetti rinascimentali dove musica e danze accompagnavano le abbondanti portate servite agli ospiti, oppure, alle parole di Gioacchino Rossini, il quale affermava che «Mangiare, amare, cantare e digerire sono i quattro atti di quell’opera che è la vita».
Molti sono gli artisti che hanno omaggiato nella loro musica la nobile arte della cucina
- Viva la pappa col pomodoro
- That’s amore
- Ma che bontà
- Rossetto e cioccolato
- Don Raffaè
- 7000 caffè
- Marmellata 25#
- La terra dei cachi
- La soggettività del pollo arrosto
Se pensiamo poi alle comunità primitive la musica e il cibo avevano finalità comuni: esorcizzare e scacciare demoni,insomma, funzioni magiche ed esoteriche, che permisero di accorciare le distanze (apparenti) tra questi due mondi.
Ma qual è oggi il legame tra musica e cibo?
Possiamo affermare senza alcuna remora che la musica condizioni in maniera evidente il nostro modo di mangiare, ordinare e perfino di sentire i sapori.
Diversi studi, infatti, hanno dimostrato che ritmo e volume della musica sono particolarmente legati all’esperienza culinaria. Un volume troppo alto della musica spinge a mangiare cibi poco salutari, mentre il ritmo incide sulla velocità con la quale si preparano le pietanze e si consumano.
Se ascoltiamo suoni acuti durante i pasti, il nostro cervello percepisce il cibo come più dolce, al contrario, con suoni più bassi la percezione sarà quella di sapori più amari. Il rumore bianco (circo 80 decibel), durante i pasti, aumenta la percezione dell’intensità dei sapori e del senso di croccantezza.
Qual è, invece, il genere giusto da abbinare alle varie pietanze?
Per apprezzare un buon pezzo di cioccolato o un piatto di sushi il genere giusto da abbinare è il Jazz.
Se invece vogliamo orientarci su pietanze orientali o thailandesi il giusto mix è quello della pop-music.
Con cibi piccanti e molto speziati è consigliato l’ascolto di tanta Rock music, mentre per un buon piatto di pasta il genere giusto è quello della musica lirica o classica.
Insomma Mangiare è un’esperienza che comprende certamente gusto e olfatto, vista e tatto, ma anche l’udito e che va fatta a 360°.
E voi che musica ascoltate durante i pasti?
Daniela Paparone