L’Ariston apre la serata dedicata alle cover e ospiti per i duetti della 72esima edizione del Festival di Sanremo. Quest’anno due grandi novità; si apre la scelta anche al panorama internazionale e si allunga fino agli anni ’90 la fascia temporale.
Rompe il ghiaccio Noemi, che presenta sul palco You make me feel a natural woman di Aretha Franklin, accompagnandosi al pianoforte.
Il secondo ad esibirsi è Truppi con Vinicio Capossela e il maestro Pagani: Nella mia ora di libertà di Fabrizio De André, che racconta gli ultimi. I tre risultano credibili nell’arrangiamento e in linea con lo stile dell’artista omaggiato.
A presentare il prossimo artista è la giovane attrice foggiana Maria Chiara Giannetta, che accompagnerà Amadeus per l’intera serata. Yuman canta My way, destreggiando delicatamente la sua voce blues tra gli accordi della maestra Rita Marcotulli, che lo accompagna al piano, e l’orchestra del teatro.
È il momento delle Vibrazioni che portano sul palco il brano Live and Let Die di Paul McCartney affiancati da Sophie and The Giants. Sul palco anche un altro ritorno: il Maestro Beppe Vessicchio, che dopo essersi negativizzato, accompagna la band al piano.
Passando da una generazione all’altra è il momento di Sangiovanni che porta sul palco A muso duro, accompagnato da Fiorella Mannoia, che lo raggiunge subito dopo la seconda strofa. Il bianco e il nero non è solo nell’outfit, ma lanche nella complicità tra i due. Un’esibizione che arriva dritta e l’emozione alla fine ne è un chiaro segnale. Sul palco ci viene poi ricordato che il 4 febbraio del 1987, Fiorella cantava, per la prima volta, lì all’Ariston, Quello che le donne non dicono.
Finalmente il momento che tutti aspettavano! Emma Marrone che insieme a Francesca Michielin porta sul palco Baby one more time di Britney Spears. Due voci diverse che insieme si amalgamano alla grande. Amicizia e intesa diventano valori aggiuntivi.
Entrano sul palco Gianni Morandi e il rapper Jovanotti con un medley in omaggio ai grandi successi dei due. Si parte con Occhi di ragazza per poi passare ad Un mondo d’amore di Morandi, entrano poi in gioco due grandi hit di successo: Ragazzo fortunato e Penso positivo di Lorenzo Cherubini. Un duo che ci ha assolutamente fatto divertire! Gianni Morandi, con il suo sorriso contagioso, e la grinta di Jovanotti, hanno portato una ventata di aria fresca al teatro Ariston.
L’ottava cantante in gara è Elisa accompagnata dalla danza di Elena D’Amario, sulle note di What a feeling, colonna sonora del film di Flashdance. Le due si esibiscono in un vero e proprio duetto, dove danza e canto si completano in armonia.
Si passa poi ad Achille Lauro e Loredana Bertè con il brano Sei bellissima. L’esibizione strappa sicuramente una lacrima e la chimica tra i due artisti è palpabile. Il duetto si è meritato una standing ovation sia dalla platea del teatro Ariston che dalla redazione di Casaraduni presente a Sanremo. Alla fine dell’esibizione Achille regala un mazzo di rose a Loredana consegnandole un bigliettino con una poesia dolce e struggente. Beh.. qui a Casaraduni l’emozione ha preso il sopravvento.
Ennesima standing ovation per l’eclettico e poetico sketch recitato dalla quarta co-conduttrice Maria Chiara Giannetta assieme all’attore Maurizio Lastrico. Un botta e risposta a suon di musica fresco, pulito e colmo di ricordi del Sanremo delle edizioni passate (e non). La loro chimica (c-c-c-chimica) si è percepita fin dal principio. Grazie per queste gioie.
Decima cover: è la volta di Matteo Romano e Malika Ayane. Un tenero duetto e un salto indietro fino ad arrivare al lontano 1970: la loro Your song è riuscita bene. Elton John sii fiero.
Se vi diciamo folta chioma e La mia storia tra le dita cosa vi viene in mente? Gianluca Grignani aspettavamo solo te. Bravo Irama, la tua Destinazione è il Paradiso.
Immenso throwback di Amadeus per annunciare Ditonellapiaga e Donatella Rettore. Il titolo della canzone è Nessuno mi può giudicare, direi nemmeno Raduni Musica. In effetti, come potevamo pronunciarci su questa esibizione. Voto infinito….a Caterina Caselli.
Eccoci arrivati a Iva Zanicchi e al suo insolito duetto: canta Canzone insieme a una giovanissima Milva che compare sullo schermo alle sue spalle. Che dire? Brava Iva, sempre impeccabile.
Ana Mena e Rocco Hunt presentano un Medley di Mondo, Figli delle Stelle e Se mi lasci non vale. Ana dimostra tutta la sua bravura destreggiandosi alla grande con questi classici della musica italiana, le barre di Rocco sul brano di Alan Sorrenti invece lasciano un po’ il tempo che trovano.
È la volta de La Rappresentante di Lista che sfoggiano un insolito timbro leggero e molto delicato per Be My Baby, accompagnati da Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra. Arrangiamento fantastico, lo possiamo dire? Ottimo lavoro, ragazzi!
Cosa succede se Massimo Ranieri decide di cantare insieme a Nek? È quello che ci chiediamo tutti. La risposta è che con la cover di Anna verrà di Pino Daniele, i due artisti ci hanno regalato un momento di grande musica.
Non solo spalla, ma anche super ospite (a sorpresa): ecco che torna Jova a ricordare gli inizi della sua carriera e assegna un tema ad Amadeus, che torna sui banchi di scuola per scriverlo…e così il monologo di Lorenzo a ringraziare tutte le cose belle della vita. Bello eh, ma forse un po’ troppo lungo da inserire in una serata del genere.
Finalmente il momento che tutti stavamo aspettando: Orietta e Fabio Rovazzi annunciano i Pinguini Tattici Nucleari. Ringo Star infuoca la Costa Toscana.
Sale sul palco Michele Bravi con Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi. E non manca una presenza al suo fianco. Bravi, con la dolcezza e il talento che lo contraddistingue, si porta a casa l’omaggio a Mogol e Battisti. Anche lui ci fa commuovere con il ricordo dei nonni.
Seduti sulla scalinata dell’Ariston Mahmood e Blanco ci accarezzano con Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Ma com’è possibile che qualsiasi cosa cantino questi due si trasformi in oro colato?
Sono i Calibro 35 ad accompagnare il 19esimo cantante in gara: Rkomi. Con il medley in onore di Vasco Rossi l’Ariston prende le tinte del rock. E noi non disprezziamo questa nuova moda di dimenticarsi i vestiti.
Maria Chiara Giannetta invita il pubblico dell’Ariston a chiudere gli occhi. Scopriamo subito dopo che è circondata da alcune persone non vedenti. Si tratta dei suoi guardiani. L’attrice ci parla delle loro toccanti storie di coraggio e rivalsa, di superamento dei propri limiti nonostante pregiudizi e paure.
È il momento di Aka 7even e Arisa che scendono la scalinata tenendosi per mano. Il brano interpretato è Cambiare di Alex Baroni. C’è buona intesa fra gli artisti, si caricano a vicenda e l’esibizione risulta convincente.
Siamo arrivati ad Highsnob e Hu con Mister Rain, che ci portano Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco. La scelta del pezzo sicuramente non è di facile interpretazione. Gli artisti tentano di metterci del loro arrivando comunque ad un risultato prettamente mediocre.
Dargen D’Amico, con i suoi perenni occhiali scuri, canta Bambola, l’interpretazione inizia accompagnata dal coro dell’orchestra, ricordandoci l’originale. Ovviamente, nel suo perfetto mood, cambia la tonalità, ci regala una versione simil dance, prosciugando la malinconia, rivoluziona il testo e gioca in modo eccelso con un brano evergreen nostrano. Dargen, infine, ci regala un momento altissimo commentando il voto, con riferimento al Presidente della Repubblica. Un uomo, una certezza.
Giusi Ferreri ed il sax di Andy dei Bluvertigo ci portano sul palco Io vivrò senza te. Il testo viene eseguito in coerenza con le tonalità della cantante, non ci regala emozioni importanti, sicuramente ben eseguita.
Penultima esecuzione, ormai all’una e sei minuti, è di Fabrizio Moro che ci porta Uomini Soli.L’artista romano interpreta una canzone sicuramente lontana dalla sua scrittura ma riesce a farla sua, mantenendo la sua veracità senza snaturare il testo.
L’ultimo interprete è Tananai con Rosa Chemical con A Far L’amore comincia tu. Questo duo prende e stravolge il testo di Raffaella, rendendolo un mash-up tra dance e trap orchestrale. Canzone sensuale e travolgente, nonostante l’ora tarda. Finalmente viene ricordata Raffella e finalmente Tananai ci ha regalato una bella performance.
Le 01.22, tutti gli artisti si sono esibiti. Ed era ora! Ma la serata continua, Amadeus si sbizzarrisce in un momento di musica disco, anni ’70, ’80, ’90, prima di rivelare le prime tre posizioni: il risultato del voto di sala stampa, demoscopica e televoto da casa, e quindi il vincitore della serata delle cover.
Ecco le prime tre posizioni:
- Gianni Morandi – Medley
- Mahmood e Blanco – Il cielo in una stanza
- Elisa – What a feeling
Si conclude, con l’esibizione di Gianni Morandi e Jovanotti, la quarta puntata del settantaduesimo Festival di Sanremo.
Classifica generale:
- Mahmood e Blanco – Brividi
- Gianni Morandi – Apri tutte le porte
- Elisa – O forse sei tu
- Irama – Ovunque sarai
- Sangiovanni – Farfalla
- Emma – Ogni volta è così
- La Rappresentante di Lista – Ciao Ciao
- Massimo Ranieri – Lettera di la’ dal mare
- Fabrizio Moro – Sei tu
- Michele Bravi – Inverno dei fiori
- Achille Lauro – Domenica
- Matteo Romani – Virale
- Dargen D’Amico – Dove si balla
- Aka 7even – Perfetta Così
- Noemi – Ti amo non lo so dire
- Ditonellapiaga e Donatella Rettore – Chimica
- Iva Zanicchi – Voglio Amarti
- Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
- Rkomi – Insuperabile
- Le vibrazioni – Tantissimo
- Yuman – Ora e qui
- Highsnob e Hu – Abbi cura di te
- Giusy Ferreri – Miele
- Ana Mena – Duecentomila ore
- Tananai – Sesso occasionale