Sanremo: le pagelle della quarta serata

I voti dei 26 big in gara la quarta sera.

Sanremo 2021: il programma e gli ospiti della quarta serata - Mydreams.it

NUOVE PROPOSTE (di Alessandro Monfroglio)

Wrongonyou – Lezioni di volo Voto: 6

Il brano funziona, è orecchiabile ed entra subito in testa. Bello l’arrangiamento, ma dei quattro è il meno originale: pezzo molto sanremese ma comunque molto godibile. Quarto posto giusto.

Folcast – Scopriti Voto: 6

Un brano pop senza pretese esagerate. Nel mondo oltre le porte dell’Ariston è qualcosa di già sentito, qui dentro invece suona abbastanza nuovo. Il terzo posto è onesto, non è troppo e non è poco. 

Davide Shorty – Regina Voto: 8

Shorty, per esperienza e bravura dovrebbe essere tra i 26 big. Sia martedì che oggi ci ha dimostrato quanto oramai sia di mestiere. Il suono è molto interessante e innovativo per l’Ariston. Avrebbe meritato il primo posto, ma forse Sanremo non è ancora pronto per una novità del genere. 

Gaudiano – Polvere da sparo Voto: 7

Aveva già convinto la prima sera, oggi riconferma le impressioni di martedì. Testo molto bello, cantato e interpretato bene. La voce non manca e si fa sentire come si deve, meglio anche di tanti big in gara. Primo posto meritato: canzone innovativa ma comunque adatta a Sanremo.  

BIG (di Daniela Paparone, Francesca Franzè, Giulia Gallo e Marina Fulco)

Annalisa – Dieci Voto: 7

Brava e bella. Questa volta Annalisa ha decisamente tirato fuori tutta la sua voce, riuscendo così ad incantare tutti. (Daniela Paparone)

Maneskin – Zitti e Buoni Voto: 8

Anche questa volta i Maneskin portano il rock sul palco dell’Ariston unito a tutta la loro energia, facendo ballare e cantare anche tutti noi da casa, tutti noi “fuori di testa”. (Daniela Paparone)

Willie Peyote – Mai dire mai (La Locura) Voto: 8,5

Che dire, ironia, critica sociale e Willie Peyote nudo e crudo. Il testo anche al secondo ascolto resta di gran potenza. Genio. Willie, tocca solo spingere un po’ di più sulla presenza scenica! (Daniela Paparone)

Fasma – Parlami Voto: 7

Microfono funzionante e autotune. Il suo stile resta sempre super riconoscibile già dalla prima nota. E sì, il ritornello diventa subito un tormentone nelle nostre teste. “Parlami, Parlami…”. (Daniela Paparone)

Lo stato Sociale – Combat Pop Voto: 6

“Nella vita si può anche dire di no”, così cantano lo Stato Sociale in un unione di voci e ironia che però sa di già visto. Forse la troppa caciara sul palco confonde dall’ascolto. (Daniela Paparone)

Extraliscio ft. Davide Toffolo – Bianca luce nera Voto: 8

Eclettici ed ipnotizzanti, si presentano così gli Extraliscio e Davide Toffolo. Testo e arrangiamento risultano interessanti. Il sound, infatti, si distingue dal resto delle canzoni in gara, regalando a tutti noi una strana carica (Daniela Paparone)

Arisa – Potevi fare di più Voto: 7.5

Niente di nuovo rispetto alle canzoni fatte in passato, il brano scritto da Gigi D’Alessio è senza dubbio nelle sue corde e con la sua voce, tra le più belle della musica italiana, può permettersi di tutto. Si conferma una buona interprete, ma a quando il salto di qualità? (Francesca Franzè)

Coma Cose – Fiamme negli occhi Voto: 5

I giudizi positivi nei confronti di questo gruppo sono discutibili. Non è che tutto quello che fanno è fatto male, qualcosa si salva, ma sicuramente non “Fiamme negli occhi”. Da notare la scelta dell’outfit e l’alchimia tra i due; peccato che non sono sufficienti per fare una buona esibizione. (Francesca Franzè)

Noemi – Glicine Voto: 7

La voce graffiata è il suo segno di riconoscimento. Veterana del Festival, artisticamente è cresciuta, rispetto alla prima serata era meno rigida, più a suo agio. “Glicine” firmato da Mahmood e Dardust racchiude il cambiamento dell’artista. (Francesca Franzè)

Irama – La genesi del tuo colore Voto: 8

La canzone non spicca per intensità, assai diversa rispetto a “La ragazza con il cuore di lattaportata nel 2019 ma molto simile, per sonorità, alle sue ultime uscite. Sarà la collaborazione con Durdust, ma Irama ci ha veramente stupiti. Un peccato non poterlo vedere esibirsi in diretta, ma siamo sicuri che la sua canzone sarà un successo radiofonico. (Francesca Franzè)

Francesca Michielin e Fedez – Chiamami per nome Voto: 6.5

Tutto sommato hanno cantato ed è evidente la sintonia tra loro che sono amici oltre che colleghi. Francesca Michielin è sempre molto precisa e rassicura, con lo sguardo, Fedez che sembra più rilassato rispetto alla prima serata in cui era paralizzato dall’emozione. Abbiamo visto di meglio ma anche tanto di peggio. (Francesca Franzè)

Fulminacci – Santa Marinella Voto: 7

Giovane cantautore che porta una ventata di leggerezza con la sua “Santa Marinella”. Canzone, scritta in un italiano parlato che si colloca a metà tra il cantautorato e l’indie. Un ragazzo semplice che non vuole strafare ma soltanto farsi conoscere. Ecco perché non si può non volergli bene. (Francesca Franzè)

Ermal Meta – Un milione di cose da dirti Voto: 8

Poetica risulta la canzone di Ermal Meta che nel cantarla ci mette tutto sé stesso. E come in una dichiarazione d’amore, a parlare è la sua anima. (Marina Fulco)

Random – Torno da te Voto: 5

Una canzone semplice, ma che nonostante le note alte risulta essere un po’ acerba. Un punto in più per il coraggio e la sua giovane età. (Marina Fulco)

Aiello – Ora Voto: 4

Dopo il flop della prima serata in cui la canzone risultava troppo gridata, qui riesce a mantenerne il controllo. Ma il testo non convince. Un narciso vestito da angelo nero delude e non conquista. (Marina Fulco)

Orietta Berti – Quando ti sei innamorato Voto: 7

Orietta porta la tradizione sul palco di Sanremo, con un orecchio per l’orchestra e un testo che racconta di un amore senza tempo. Lirico, ma non troppo. (Marina Fulco)

Gio Evan – Arnica Voto: 5

Racconto di vita che mostra frame di ricordi in cui si rispecchiano tutti, con nostalgia e voglia di tornare indietro a riviverli. Un punto in meno per l’abbigliamento poco consono a Sanremo. (Marina Fulco)

Max Gazzè – Il farmacista Voto: 8

I travestimenti hanno caratterizzato sempre il suo personaggio, e in questo festival si traveste dai grandi artisti del passato, da Leonardo da Vinci a Salvador Dalì. Per gli ascoltatori più attenti si nasconde un messaggio politico di estrema attualità. (Marina Fulco)

Malika Ayane – Ti piaci così Voto: 6

Se nella prima serata era in piena forma, e ci aveva trasmesso l’entusiasmo di essere tornata sul palco, questa volta sembra più spenta e questo ne influenza l’esibizione. Una timbro unico, ma che non racconta niente di nuovo. (Marina Fulco)

Francesco Renga – Quando trovo te Voto: 7

Siamo lontani dai bei momenti che hanno caratterizzato la carriera di Francesco Renga. Una grande voce, ma da cui ci si aspettava di più. (Marina Fulco)

Bugo – E invece sì Voto: 6

Ricorda i vecchi cantautori degli anni ’60, accendendo una piccola speranza nei nostri cuori. Il brano risulta essere così così, ma aspettiamo che sia il tempo a dare le risposte. (Marina Fulco)

Colapesce/Dimartino – Musica Leggerissima Voto: 7.5

I due cantautori siciliani riconfermano la loro bravura, con un pizzico di scioltezza in più rispetto alla prima sera (com’è normale che sia); l’esibizione penalizza un po’ la loro “Musica leggerissima”, che ha un testo davvero bello e andrebbe ascoltata in cuffia per apprezzarla a pieno. (Giulia Gallo)

La rappresentante di lista – Amare Voto: 7.5

Nonostante abbiano scelto di vestirsi ogni sera come come due evidenziatori (detto con affetto, perché in realtà sono fighissimi), Veronica e Dario esplodono di energia anche in questa quarta serata. Il pezzo funziona, niente da dire. (Giulia Gallo)

Madame – Voce Voto: 6.5

Esibizione molto meno incisiva della prima performance della sua “Voce”, probabilmente a causa del vestito lunghissimo che non le permette di muoversi agilmente; la prima infatti era stata molto più dinamica. Comunque, Madame continua a non scandire le parole e a tratti non si capisce cosa stia dicendo. (Giulia Gallo)

Gaia – Cuore Amaro Voto: 7

Anche lei più sicura, ci fa apprezzare ancor di più le sfumature della sua voce calda in “Cuore amaro” (la quale però rimane un po’ inconsistente come canzone). (Giulia Gallo)

Ghemon – Momento Perfetto Voto: 7.5

La canzone di Ghemon è proprio carina, ha un arrangiamento fresco e originale rispetto a tante altre canzoni del festival di quest’anno. Peccato l’abbiano lasciato così in fondo: lui si diverte proprio quando canta, e si vede. (Giulia Gallo)