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UNO: “24 ORE” di parole non dette

Come ci si sente ad amare qualcuno che non si riesce a capire fino in fondo? Cosa si prova a essere intrappolati in una relazione ormai finita da tempo?

Ce lo racconta UNO nel suo singolo di debutto, 24 ore, uscito lo scorso 10 dicembre per Epic Records Italy/Sony Music Italy. Questo brano, prodotto da Alessandro Landini e Walter Babbini, fotografa in maniera estremamente accurata le conseguenze di una comunicazione che non funziona: l’allontanamento di due persone causato da un fiume di parole non dette. Classe 2000, UNO è lo pseudonimo di Mohamed Sarhan, cantautore italo-egiziano nato e cresciuto a Roma. Inizia a comporre versi fin da adolescente e nel suo primo singolo descrive l’ incapacità di lasciare andare un amore ormai finito. Con il suo timbro caldo che sussurra “Tu mi fai perdere la voce”, il giovane artista riesce a farci vivere la rassegnazione di chi ormai è esasperato dai silenzi e dalle parole non dette che hanno lentamente logorato la sua relazione.

Quello che più colpisce di questa canzone è la scrittura intima e profonda che rende molto facile a chi l’ascolta sentirsi vicino all’autore, sentirne il dolore e condividerne le paure. Questo modo così descrittivo e intenso di raccontare le emozioni, ricorda molto quello del cantautore irlandese Damien Rice. Lo stile di 24 ore, però, è reso riconoscibile dalla scelta di UNO di accompagnare il testo introspettivo a sonorità urban pop, a tratti indie, che rendono il brano perfettamente incasellato nel panorama musicale attuale.

Per il momento non abbiamo notizie su quali saranno i prossimi progetti di UNO, ma restiamo in attesa di scoprire quali sorprese ci aspettano per il 2022.

Marta Miseo

Grafiche di Ludovica Sanseverino