È uscito il 14 gennaio il nuovo album di Noyz Narcos. Dopo quattro anni da Enemy, uno dei capostipiti del rap è tornato infatti con “Virus”, insieme al produttore artistico Night Skinny. Contraddistinto dal suo inconfondibile flow e accento romano, Noyz Narcos costruisce barre impregnate di scene street e sound urbano.
La prima traccia è “Uomo a terra”, un brano in cui l’artista proclama il suo ritorno in grande stile e canta di un possibile futuro della musica dopo la sua scomparsa. La sua musica continuerà ad essere ascoltata perché lui vive per questo, come lascia trasparire nella parte del testo in cui dice: “Vivo pe’ sta roba che sinnò me moro”. Il primo featuring è “Volante 4” con Franco126 e Ketama. Le tematiche presenti sono quelle classiche di “amore- odio”, insieme ad altre che troviamo spesso del mondo rap: fama, soldi, armi. Franco126 sembra tornato alle origini nell’ultima strofa, quella che personalmente trovo la più azzeccata del pezzo. Un altro featuring che sta avendo molto successo è “Cry Later” con Sfera Ebbasta e Luchè. Un brano che racconta le trasformazioni che comporta il successo senza però cambiare le persone che siamo.
La prima collaborazione internazionale dell’album è “Welcome back” con Raekwon, in cui troviamo lo stile narrativo che conosciamo bene nella discografia di Noyz Narcos espresso attraverso l’irriverenza per le forze dell’ordine e lo Stato. Il pezzo più sentimentale è “Spine”, scritto insieme a Coez. Quest’ultimo è il perfetto partner per un brano concepito per essere quello che più si differenzia dagli altri, più intimo ma al tempo stesso con un’atmosfera da fuorilegge.
Particolarmente interessante il beat in “Foot Locker” con Geolier ed il testo di “Blister” con Franco126 che ritroviamo immerso nel suo stile. Menzione anche per “Dope Boy” in cui il rapper si immagina un dialogo con un suo fan. Il brano più riuscito di tutto l’album è però “Verano Zombie PT.3”, realizzato insieme ai compagni Gemello & Metal Carter. Ascoltandolo si evince la vera natura di Noyz Narcos, dal testo al sound. Le barre dei suoi colleghi si accompagnano perfettamente suscitando sicuramente un sentimento di malinconia ed emozione nel risentirli di nuovo insieme. Chiudiamo la breve recensione con “Victory Lap“, ultima traccia del disco prodotta da Mace con un sound gospel molto piacevole e originale.
Virus è un album riuscito che sicuramente sarà uno dei dischi di maggiore successo di quest’anno. Un successo che già si può osservare in termini di ascolti a livello mondiale. Un grande trionfo per la musica italiana dato che anche gli album di Sick Luke, Marracash e Gue Pequeno hanno avuto lo stesso apprezzamento. Un Noyz Narcos più maturo, che rimane legato al contesto rap della vecchia scuola ma guarda anche il mondo del rap di oggi sperimentando nuove collaborazioni e cimentandosi in canzoni più melodiche. Nel complesso è un disco che può piacere ad una grande fetta di pubblico; sicuramente i vecchi fan non rimarranno delusi, ma grazie alle collaborazioni con Sfera Ebbasta, Capo Plaza e Geolier il rapper romano potrà essere conosciuto anche dai più giovani. Inoltre gli appassionati di musica indie potranno scoprire Noyz Narcos con la collaborazione insieme a Franco126. In ultimo, in questo album, ci sono le collaborazioni internazionali, Raekwon e Cam’ron: due fari nella carriera di Noyz Narcos che vale la pena ascoltare.
Sara Pagano
Grafica di Marta Miseo