
Uscito lo scorso 23 Ottobre, “Via DiQui” è il nuovo singolo degli Wime, una band verbanese che si è fatta conoscere a trecentosessanta gradi sul palco di Xfactor 2020.
David Veronesi (voce, chitarra e autore dei testi), Elisa Lomazzi (tastiere e voce), Edoardo Sansonne (synth), Roberta Brighi (basso), Giulio Tosatti (percussioni) e Giacomo De Bona (batteria) avevano già meravigliato i più durante le audizioni a X Factor, nel corso della puntata dedicata ai Bootcamp dei gruppi, catturando letteralmente uno tra i giudici più severi: Manuel Agnelli. Dopo essersi presentati con il loro inedito, “Bu”, la band non ha perso un colpo e nella seconda fase hanno mostrato la loro parte più delicata, a detta di Agnelli, con una cover di un brano non proprio qualunque: ”blun7 a swishland” di Tha Supreme. Il loro non è stato un arrangiamento comune, ma una versione assimilabile a un’esperienza fra l’onirico ed il reale.

Ogni canzone del gruppo Wime è un viavai, una sensazione in eterno mutamento: ogni persona, ogni istante, ogni idea possiede una sfumatura, un colore, un qualcosa di indescrivibile. “ViaDiQui”, infatti, racconta di quanto sia assurdo l’essere normale, dell’attitudine umana a creare sempre qualcosa di irraggiungibile per oltrepassare la realtà, senza contare quanto poi la quotidianità sia già di suo assurda. Con la musica dei Wime si ha un pass gratuito in un mondo surreale, dove si percorre un binario infinito senza freni e quindi imposizioni musicali. Contano solo ed esclusivamente le idee libere che hanno a che fare con la perenne trasformazione. Ogni nota del nuovo singolo viene affiancata a un filastrocca pop: decidi tu se partecipare o meno.
“Finalmente una proposta musicale che ha una sua visione”, ha rilasciato in un’intervista uno degli altri 3 giudici, Mika.

Qual è l’obiettivo della band?
Ogni canzone è una dichiarazione di confessione di aver commesso un errore; un errore però che ci rende unici. E così si sono fatti strada, dall’uscita del primo singolo “LoOser” che gli ha permesso di essere selezionate come best band ad Arezzo Wawe, con la possibilità successivamente di calcare il palco dell’Ariston, fino ad arrivare a creare quello che davvero rappresentano: una fusione di sound e atmosfere nello spazio raggae, jazz ed elettronica. Il progetto Wime vuole uscire dalle noiose oasi “normali” per cercarne delle nuove dove esistere e persistere. Dopo la partecipazione a #XF2020, in cui si è intravista tutta la fluidità e poliedricità musicale della band, adesso sono pronti per far vedere a tutto il panorama musicale emergente quanto valgono.
Veronica Grasso