SIGLA!
“Matte ciao, mi scrivi un commento sul FRU? Sul FRU in generale, non su un’edizione specifica. Come riferimento terrei una cartella o poco più, poi valuta tu. Grazie!”
La chiamata all’azione – primo, insindacabile step di una trama ben imbastita, ci dicono quelli che s’intendono di narrazione – arriva dalla (santissima) redazione di Campuswave Radio.
Il secondo, di step, verrebbe da sé: rifiutare o accettare la sollecitazione. Siccome arriva dalla (santissima) redazione di Campuswave, non mi pongo il problema neppure per un attimo.
Dunque: cos’è il FRU, che vibrazioni ti lascia, nel cuore e tutt’attorno.
Di base, FRU sarebbe un acronimo, una sigla, appunto. E fin qui, tutti sul pezzo. Festival delle Radio Universitarie. Ma anche, a volercisi gingillare un pochetto: Finché Restiamo Uniti, nella versione team building aziendale; un più veritiero Facciamo Rete Ufficialmente; Financo Registro Ubriaco.
Invenzione formidabile, l’acronimo. O forse è più una grande scoperta. Tipo la gravità, ma più divertente e senza le mele. Ti permette, con una zippata di cerniera in su o in giù, di aprire e chiudere interi mondi.
Con Campuswave – Web-Radio-Ufficiale-Dell’-Università-Di-Genova, non ci stanchiamo mai di ribadirlo – mi è capitato di viverne cinque, di FRU. A Prato, Novara, Milano, Napoli e Verona, nell’ordine. In più, l’intermezzo di un SIRU (aridaje con l’acronimo: Scuola Invernale Radio Universitarie) a Lecce. 1100 chilometri in pulmino e quella che per i partecipanti alla spedizione si è rivelata la vacanza più divertente ever.
La radio accademica è un’avventura sui generis: per alcuni si è trasformata in un mestiere, per tanti si è fermata all’hobby, per tutti ha composto le due righe di curriculum più commoventi, rilette a qualche anno di distanza.
Le accompagna la stessa malinconia che, avendo finito la triennale a Genova nel 2014, mi ha fatto tirare avanti con Campuswave finora, anche solo con un pezzo ogni tanto.
Ecco: il discorso vale pure per il FRU. Un ritaglio strappato all’agenda e nato da una sana esigenza di condivisione e confronto delle diverse esperienze sul campo, con l’aggiunta di qualche serata da cappottarsi dal ridere.
Di iniziative così, si capisce, non ti stanchi mai. Tant’è che… Forse Rimando l’Ultimo.
Ho sforato la cartella, giusto per non perdere il vizio. Pace.
Matteo Faccio
27 anni, collabora con Campuswave Radio, ha partecipato ai FRU di Prato, Novara, Milano, Napoli e Verona. Ha studiato comunicazione all’Università degli Studi di Genova e alla Cattolica di Milano, e Storytelling alla scuola Holden di Torino.