Le tazze e la moka inondano la stanza, una delle nostre colleghe, fra un buongiorno detto sbadigliando e qualche ordine assonnato, ci sveglia con il pezzo di Cristicchi.
Il campo base è su una collina dove si vede tutta Sanremo, le stelle hanno lasciato spazio a un cielo blu, dipinto di blu… No dai, non iniziamo.
E invece sì, noi ci mettiamo in moto, giù per la collina; dritti in sala stampa Lucio Dalla, inizia il nostro lavoro. Enrico Nigiotti, Shade e Irama, cambio generazionale?
Prima di tornare al venerando Baglioni i nostri contenuti già streammano online e continua il giro delle interviste.
Quatto gruppi, quattordici persone da Messina a Vicenza, passando da Grosseto e Novara; accenti diversi, esperienze diverse e non sempre ci comprendiamo ma a Sanremo lavoriamo
in armonia…
Nel pomeriggio casa SIAE ospita le semifinali premio De André, e pure noi. Incontro con Renga, foto con il cartonato del Maestro Beppe e interviste canterine per tutta Sanremo, i contenuti certo non ce li facciamo mancare cosicché siamo finiti a cantare anche noi: sì alla fine qualcuno di noi a cantare davanti a un vero pubblico!
Torniamo alla base davanti alla televisione, chi butta la pasta, chi accende il mixer ma la nostra attenzione è fissa sul Festival. Discutiamo sui brani in gara, io mi evito i commenti sui vestiti, ma c’è chi non si risparmia. Fra un bicchiere di vino, un’intervista e la felicità.
Qualcuno va a letto, qualcuno lavora di post produzione e io scrivo, ma sempre in compagnia.
A domani!
Lorenzo Megliorin